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NBA, Ben Simmons si presenta a Philadelphia: ma ai Sixers nessuno lo sapeva

NBA
©Getty

Ennesimo colpo di scena nella telenovela che vede protagonista il giocatore dei Sixers, che si è presentato (all'insaputa di tutti) all'arena di Philadelphia per sostenere un test anti-Covid, con ogni probabilità il primo possa verso un reintegro in squadra. Ma questo non vuol dire che Simmons e il suo agente Rich Paul non continuino a cercare una trade

Se non fosse tutto vero, sembrerebbe la trama (paradossale) di un'opera del teatro dell'assurdo. Ma qui a farla da padrone non sono né Beckett né Ionesco, bensì Ben Simmons, la stella dei 76ers che aveva promesso di non voler mai più giocare con la maglia di Philadelphia tranne... presentarsi al Wells Fargo Center a sorpresa per sostenere un tampone anti-Covid e iniziare così (almeno sembra) il percorso di rientro nei ranghi della squadra. Dalle ricostruzioni di ESPN, il cellulare del general manager di Philadelphia Elton Brand sarebbe squillato all'improvviso: "C'è Ben Simmons qui fuori", il messaggio che ha lasciato completamente incredulo il capo del front office dei Sixers. E ancora di più l'allenatore, Doc Rivers: "Mi è stato detto che è qui all'arena, sembra abbia sostenuto un test anti-Covid, ma questo è quello che mi è stato detto - chiamerò Wojnarowski [il celebre insider di ESPN, ndr] per saperne di più", ha glissato l'allenatore dei Sixers, probabilmente infastidito dagli sviluppi fuori controllo della vicenda. 

Rivers, Brand e soprattutto Daryl Morey si erano sempre detti fiduciosi che la situazione di impasse tra il giocatore, il suo agente Rich Paul e la squadra potesse risolversi, portando così i Sixers a riabbracciare il proprio n°25. Ma che sia questa la soluzione al giallo-Simmons, però, ancora non è chiaro. Il giocatore - che tra gare saltate e multe comminategli dalla società ha già perso quasi un milione di dollari - sembra ora disposto a presentarsi in palestra per il via della stagione, ma che possa e voglia far parte effettivamente della squadra è ancora tutto da dimostrare. Molti invece vedono nelle modalità del suo arrivo (a sorpresa, facendo ancora una volta di testa propria), l'ennesimo atto di insubordinazione verso una società che non sente più come sua, anche se la volontà ora sembra quella di reinserirsi nel gruppo in attesa di sviluppi. Sviluppi che però - magari lavorando di concerto con la franchigia per la miglior trade possibile - potrebbero ancora portare Simmons lontano dalla "città dell'amore fraterno".  

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