NBA, Daryl Morey non ha fretta di scambiare Ben Simmons: "Può durare anche quattro anni"
PAROLEIntervenuto in un programma radiofonico, il capo della dirigenza dei Philadelphia 76ers ha avvisato tutti che il caso Simmons potrebbe andare per le lunghe: "La gente pensa che io scherzi, ma è meglio che si mettano comodi: la situazione può andare avanti anche quattro anni". Un messaggio anche per l’australiano?
Più passa il tempo, più arrivano notizie e più viene da chiedersi: per quanto tempo ancora Ben Simmons e i Philadelphia 76ers possono andare avanti con il loro tira e molla? Beh, a sentir parlare Daryl Morey, capo della dirigenza dei Sixers, la situazione non è destinata a risolversi in fretta: "La gente pensa che io scherzi, ma è meglio che si mettano comodi: possiamo andare avanti anche quattro anni" ha detto in un’intervista radiofonica al Mike Missanelli Show su 97.5 The Fanatic. "Ben Simmons è uno che fa la differenza. So che ci sono tante persone che non hanno una grande opinione di lui, e ci sono molti motivi sia dentro che fuori dal campo, ma la realtà è che questo ragazzo è un All-Star e uno dei migliori difensori di tutta la lega. Per darci le migliori possibilità di vincere il titolo bisogna avere giocatori che facciano la differenza, non abbiamo bisogno di giocatori di ruolo. Ogni mossa che abbiamo fatto è stata fatta per vincere il titolo". Morey ha ammesso che fino a questo momento sono arrivate offerte solamente contenenti giocatori del secondo tipo, mentre lui non ha intenzione di cedere Simmons fino a quando non potrà ottenere un “difference maker” in cambio — anche a costo di trascinare questa situazione insostenibile per chiunque. "Approcciamo tutto un giorno per volta" ha continuato Morey. "La nostra speranza è quella di reintegrarlo in squadra. Siamo fiduciosi sulle possibilità della nostra squadra già così com’è, ma ci sentiremmo meglio con Ben Simmons a farne parte". Un messaggio chiaro all’australiano: noi non cambiamo idea, perciò o cambi tu oppure si continua così.
Simmons discuterà del suo status con la franchigia
Non sembra però che l’australiano abbia alcuna intenzione di scendere in campo coi Sixers: nella giornata di ieri - dopo essere stato cacciato per essersi rifiutato di prendere parte a degli esercizi difensivi, venendo sospeso per una partita senza stipendio - si è presentato al campo d’allenamento ma non è sceso in campo, lamentando un problema alla schiena e una condizione mentale che gli impediva di scendere in campo per la prima gara casalinga della stagione contro Brooklyn, prevista nella notte tra venerdì e sabato. Simmons dovrebbe incontrarsi nella giornata di venerdì con i membri chiave dell’organizzazione per decidere il da farsi.