Come "Bing Bong" è diventato lo slogan-tormentone dei New York Knicks
SOCIALI New York Knicks hanno già il loro nuovo tormentone stagionale, nato da un video realizzato dopo la prima vittoria stagionale contro i Boston Celtics. Ma come ha fatto "Bing Bong" a finire sulle bocche di tutti, compresi i giocatori stessi dei Knicks e le prime pagine dei giornali locali?
Ai tempi dei social basta meno di un secondo, anzi due parole, per diventare una celebrità. Ne sa qualcosa Jordie Bloom, 26enne newyorkese che con un’apparizione di meno di un secondo in un video è diventato una "celebrità" sui social, quantomeno nella comunità dei tifosi dei New York Knicks. E tutto per aver semplicemente detto in un video "Bing Bong", che per qualche strano motivo è diventato il nuovo slogan ufficiale per l’inizio di stagione dei New York Knicks. L’epifania del nuovo tormentone è nota: dopo la vittoria all’esordio stagionale all’overtime contro i Boston Celtics, i tifosi dei Knicks — notoriamente mai morigerati — hanno invaso le strade attorno al Madison Square Garden con urla e canti di gioia. A immortalare quei momenti è arrivato @SidetalkNYC, un account realizzato da due studenti stile “vox populi” che deve la sua fortuna al mettere in mano un microfono alla gente per strada e fa dire loro quello che gli pare, riassumendo poi tutto in un video di meno di un minuto. Quello delle reazioni dei tifosi dei Knicks dopo la partita coi Celtics — pieno anche festeggiamenti sopra le righe, grida, cori contro Trae Young e insulti a Tom Brady, giusto per non farsi mancare nulla — è diventato velocemente virale, totalizzando oltre 5 milioni di visualizzazioni su Twitter. Ma il momento clou è proprio quello che vede Jordie Bloom dire in camera "Bing Bong", diventato immediatamente un tormentone tra i tifosi dei Knicks in questo inizio di stagione, specialmente sui social e molto presto anche nel merchandising.
"Tutti i miei amici ormai mi chiamano il 'Bing Bong Guy'" ha detto Bloom in un articolo realizzato da Complex. "Quella sera c’erano tantissime persone piene di gioia, eccitazione, felicità, davvero un’immagine bellissima. Quando ho visto che c’erano i ragazzi di Sidetalk poi sono andato da loro". Quello di "Bing Bong" in realtà non è un’invenzione di Bloom, quanto piuttosto una citazione di alcuni video precedenti di Sidetalk, in particolare uno girato a Coney Island con il rapper Nems e, soprattutto, un riferimento al suono che si sente all’inizio di ogni loro video, cioè il "ding dong" della metropolitana di New York quando le porte del treno stanno per chiudersi. "Mi è venuto in mente come una correlazione a Sidetalk, non aveva niente a che fare con i Knicks" ha detto Bloom. Solo che poi la situazione è scappata di mano: la squadra lo ha usato per lanciare la clip di una schiacciata di Obi Toppin; l’account USA del Chelsea lo ha usato per un video di Thiago Silva che tira verso un canestro; perfino gli Orlando Magic, dopo la sorprendente vittoria della scorsa settimana in casa dei Knicks, lo hanno usato per prendere in giro i tifosi della squadra di casa, imbeccati dal popolare account di Rob Perez. Dopo il successo con Philadelphia, il giornale locale New York Daily News ha usato lo slogan a caratteri cubitali nell’apertura della pagina sportiva e anche Evan Fournier, nuova guardia dei Knicks, dopo aver scritto “grande vittoria di squadra” su Twitter ha aggiunto “Bing Bong!” per far capire ai tifosi che lo slogan ha comunque colto l’attenzione dello spogliatoio blu-arancio. Se riuscirà ad attecchire o se rimarrà uno slogan sfortunato come "It’s Coming Home" per la nazionale inglese di calcio lo scopriremo solo nel corso della stagione, ma intanto il tormentone non si può più fermare.