Nel momento migliore della loro fin qui breve stagione, i Cleveland Cavs accusano la perdita del loro miglior realizzatore, uscito nel 2° quarto dell'ultima gara contro i Knicks. La lesione al menisco del ginocchio sinistro riscontrata dalla risonanza magnetica rischia di tenerlo fuori a lungo
Il rookie Evan Mobley continua a impressionare tutti, Ricky Rubio esalta perfino LeBron James incantando sul parquet del Madison Square Garden, Jarrett Allen viene votato miglior giocatore della settimana a Est e i Cavs viaggiano sulle ali di 4 vittorie consecutive (e 7 nelle ultime 9). Tutto fantastico a Cleveland? Purtroppo la risposta è no, e la spiegazione arriva dall'infermeria. Dopo aver dovuto abbandonare il campo proprio nella trasferta a New York nel secondo quarto, l'infortunio al ginocchio sinistro di Collin Sexton si è rivelato più serio del previsto. Una risonanza magnetica ha infatti evidenziato la lesione del menisco, infortunio che lo terrà fuori dal campo "a lungo" - secondo quanto riportato dall'insider NBA Adrian Wojnarowski, anche se la società non ha ancora comunicato nessuna previsione sui tempi di recupero.
Con 16.0 punti a sera - nelle 11 gare fin qui disputate, tutte in quintetto - Sexton era il miglior realizzatore dei giovani Cavs, appena davanti al suo compagno di reparto Darius Garland (15.4) e alla coppia di lunghi Mobley-Allen (entrambi a quota 14.9). Con altri due giocatori - Ricky Rubio e Lauri Markannen - in doppia cifra di media, il segreto dell'ottimo avvio dei Cavs sta in una capacità diffusa nel roster di essere pericoloso, ma ovviamente l'assenza di Sexton (che probabilmente aprirà in pianta stabile le porte del quintetto proprio a Rubio) è una notizia non certo facile da digerire.