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NBA, tra Wall e Rockets è caos totale, tra polemiche e voci di mercato

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©Getty

Accuse sui social media ("Vuole avere semaforo verde") prontamente rispedite al mittente ("È una bugia") e tre possibili destinazioni che l'ex All-Star al momento fuori squadra a Houston sembrerebbe aver detto di gradire particolarmente. La saga John Wall-Houston Rockets sembra essere appena iniziata

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Di certo, al momento, si sa che John Wall avrebbe chiesto agli Houston Rockets di tornare a giocare. Quando, come (uno dei primi punti di conflitto) e forse anche dove (non necessariamente in Texas), però, resta tutto da vedere. Le voci che si sono susseguite dopo la notizia dell'incontro del giocatore con il front office dei Rockets sono state infatti tante e anche in parte esplosive. Wall, si è detto, avrebbe richiesto garanzie di minuti e di un certo ruolo, richiesta che a Houston - dove l'idea è quella di sviluppare i giovani per il futuro, su tutti Jalen Green e Kevin Porter Jr.  - non ha incontrato grandi favori. C'è addirittura chi, sui social, è andato oltre: "In caso di ritorno in campo, John Wall si vede ancora come l'opzione n°1 dei Rockets, e questo è il problema principale: sa che la squadra sta ricostruendo, ma vuole avere semaforo verde ogni volta che è in campo", ha scritto il controverso Jordan Schultz, giornalista non nuovo a "sparate" spesso contestate dagli stessi giocatori. Immediata, infatti, è arrivata via Twitter la replica di Wall. "Questa è una menzogna", ha risposto, aggiungendo una risata sarcastica al suo messaggio. Sul ruolo - preminente o invece complementare - del giocatore in un eventuale suo ritorno in campo, però, una battaglia si sta sicuramente combattendo, come ammette anche ESPN. Forse un ruolo non da titolare, ma con parecchi minuti alla guida della second unit (alla Derrick Rose a New York, per dire) potrebbe essere una opzione che le due parti potrebbero valutare, ma altre voci non escludono invece che il futuro potrebbe portare Wall lontano da Houston. 

Le possibili destinazioni di John Wall: Heat, Clippers, Bucks

Le voci che hanno avvicinato l'ex All-Star ai Miami Heat, ad esempio, circolano già da parecchio tempo, come "polizza di assicurazione" a un Lowry 35enne (ma in grandissima forma). Altre indiscrezioni vedrebbero i Milwaukee Bucks e Los Angeles, sponda Clippers, come destinazioni gradite allo stesso Wall, ma in tutti questi casi l'unica opzione sarebbe quella di raggiungere prima un accordo di buyout con i Rockets, che permetterebbe poi a una squadra di non doversi accollare i quasi 92 milioni di dollari al momento ancora dovuti al giocatore per questa e la prossima stagione (92 milioni è all'incirca la cifra - totale - guadagnata da Michael Jordan con i Chicago Bulls durante la sua carriera NBA). L'agente di Wall, però, al momento si è detto contrario all'idea di un buyout, ovviamente svantaggioso a livello economico per il suo assistito. E allora la saga sembra destinata a continuare. 

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