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NBA, Portland Trail Blazers in difficoltà: la sfuriata di coach Billups ai titolari

le parole
©Getty

L’allenatore di Portland in conferenza stampa ha duramente criticato i suoi titolari, costretti a fare a meno di Lillard causa infortunio e travolti da Boston nel secondo tempo: “È vergognoso che siano le riserve a dover dare l’esempio, non si può perdere così: esiste un fuoco e una voglia di vincere dentro che non puoi spegnere. Se non ce l’hai, se perdere così non brucia, vuol dire che abbiamo un problema serio”

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A Portland le cose non stanno andando per il verso giusto, anzi: il record di 11-13 in realtà (tenuto in piedi da un rendimento che almeno al Moda Center ha permesso ai Blazers di vincere 10 delle 13 partite giocate finora in Oregon) al momento è l’ultimo dei problemi per un gruppo che non è riuscito a dare la scossa necessaria a un ambiente cristallizzato dagli anni con in panchina Terry Stotts. Dopo l’allontanamento del coach - chiesto tra gli altri anche da Damian Lillard - a Portland è sbarcato Chauncey Billups, che in quanto a esperienza in campo da leader del quintetto ha poco da invidiare al resto del mondo, ma alla prima vera avventura in panchina da capo allenatore in carriera. Un esperimento quantomeno azzardato che al momento non sta portando i suoi frutti, tanto che dopo il tremendo ko subito in casa contro Boston - che ha segnato più 80 punti nel solo secondo tempo - il nuovo coach di Portland è stato durissimo in conferenza stampa: “Non ho mai visto una squadra che ha bisogno dell’ingresso in campo delle riserve per dare ispirazione e ritmo ai titolari: questa roba è folle dal mio punto di vista. Dovrebbe essere esattamente il contrario”, e invece il quintetto scelto da Billups è quello ad aver incassato i parziali peggiori: -19 di plus/minus per McCollum, -22 per Norman Powell, -16 per Robert Covington. Così i Blazers non vanno davvero da nessuna parte.

L’assenza di Damian Lillard alle prese con un infortunio agli addominali è soltanto una parziale scusante, anche perché ciò che sottolinea Billups va ben oltre la questione tecnica sul parquet: manca tutto il resto a un gruppo apparso usurato dai tanti anni trascorsi insieme senza riuscire ad andare oltre la finale di Conference strapersa contro Golden State di qualche anno fa. “Quello che mi sorprende è la mancanza di orgoglio di alcuni componenti del gruppo. Se questa cosa non ti dà fastidio vuol dire che c’è qualcosa che non va: alle volte può non essere la serata giusta, certo, non c’è problema. La palla non va dentro, ma c’è modo e modo di perdere: la nostra non è stata una sconfitta dignitosa, siamo stati imbarazzanti nell’atteggiamento. Il voler essere competitivi deve continuare ad ardere dentro di noi, ma quel fuoco è qualcosa con cui si nasce. Non è una condizione che puoi accendere e spegnere a tuo piacimento. I giovani che compongono il nostro roster non conoscono bene a fondo quali siano le dinamiche della lega, ma è compito dei veterani far capire e insegnare loro come funzionano queste cose… Vi garantisco che sono molto più arrabbiato con i titolari che hanno messo le riserve in questa spiacevole situazione”. Orgoglio, voglia, grinta, concentrazione: manca tutto ai Blazers, oltre Lillard. Un passaggio a vuoto che Billups spera non diventi il manifesto di una crisi ben più profonda.

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