
Mercato NBA, gli scambi possibili per creare dei nuovi Big 3 in giro per la lega
Tante squadre in giro per la NBA pensano di avere due stelle tra le proprie fila, ma per vincere spesso è indispensabile averne una terza di uguale grandezza. Bleacher Report ha ipotizzato cinque scambi per poter creare dei nuovi "Big Three" in giro per la NBA, di cui uno addirittura doppio: scopriamo quali
A Boston sanno bene che per vincere il titolo servono tre stelle, visto che l’ultimo è stato formato da Pierce, Allen e Garnett. Perché non riprovarci aggiungendo un terzo All-Star a Jayson Tatum e Jaylen Brown? I giorni di Pascal Siakam a Toronto sembrano essere finiti e con la sua versatilità potrebbe occupare entrambi i ruoli sotto canestro. Certo, il sacrificio sarebbe Marcus Smart (*che non può essere scambiato fino al 25 gennaio) nonché Horford e un giovane come Langford, ma facendo rientrare anche Dragic nello scambio potrebbe valerne la pena
Attorno a Luka Doncic e Kristaps Porzingis manca un giocatore con punti nelle mani capace di essere presentabile sia in attacco che in difesa. Hayward occuperebbe perfettamente quel posto al fianco delle due stelle, con Dallas che sacrificherebbe un po’ di profondità cedendo THJ (che è infortunato, ma costa anche molto meno di Hayward) e Finney-Smith, che darebbe una grossa mano alla difesa perimetrale degli Hornets, che hanno tante opzioni in ala per sopperire alla partenza di Hayward
Un membro di un Big Three per un altro, nonché un ritorno per Russell a Brooklyn dopo tre anni dal suo addio. La situazione Irving sembra ben lontana dal risolversi, ma a Minneapolis non ci sono restrizioni per i non-vaccinati (almeno per il momento) e con due talenti come Edwards e Towns potrebbero fare rumore a Ovest. Ai Nets arriverebbe un altro cattivo difensore, ma sempre meglio che non avere niente da uno giocatore che costa più di 30 milioni di dollari a cap senza scendere in campo. E un altro ball-handler oltre a Harden farebbe molto comodo
Andiamo con ordine. Memphis ha tanti giovani a roster e non può pagarli tutti, ecco perché impacchettare alcuni dei giocatori dal contratto più pesante come Adams e Brooks (insieme a un giovane come Williams) potrebbe aiutarli non solo nell’immediato, ma anche in futuro — per di più mettendosi in casa un giocatore perfetto per il loro sistema come Simmons, che gioca in avvicinamento a canestro e le cui mancanze al tiro verrebbero sopperite da Jaren Jackson Jr.
Philadelphia vuole solo un giocatore in grado di fare la differenza per privarsi di Simmons, un profilo che Shai Gilgeous-Alexander può potenzialmente ricoprire fin da subito al fianco di Embiid e Harris, aggiungendo poi un difensore efficace come Brooks per sostenerlo in difesa. Il sacrificio di Maxey e delle scelte al Draft sarebbe pesante, specie con quello che ha dimostrato finora, ma ha solo 20 anni e non si adatta perfettamente alla traiettoria della squadra attorno a Joel Embiid
Per OKC ovviamente gli incentivi a entrare in questo scambio sono Maxey (produttivo quanto SGA e con due anni di meno sulla carta di identità), un giovane esterno intrigante come Williams (10^ scelta assoluta dell’ultimo Draft) e soprattutto le tre pick negli anni pari, con l’aggiunta dell’amatissimo Steven Adams di ritorno a OKC dopo l’addio di due stagioni fa, dando un riferimento interno a una squadra reduce dalla traumatizzante sconfitta di 73 punti subita contro i Grizzlies
Atlanta è in una situazione simile a Memphis: tanti giovani a disposizione, ma non si possono pagare tutti. Cam Reddish in particolare sembra interessato ad avere maggiore minutaggio altrove (anche per procurarsi un contratto migliore), quello che potrebbero offrirgli i Pistons al fianco di Cade Cunningham. Okongwu ha fatto intravedere grandi cose negli scorsi playoff, ma è anche spesso infortunato: sacrificarlo avrebbe senso solo per un esterno pronto subito come il campione olimpico Grant, esterno buono per qualsiasi serie di playoff