Ennesima convincente prestazione dell'azzurro, finalmente impiegato con continuità da coach McMillan anche per via delle tante assenze in ala nel roster degli Hawks. Contro Minnesota arriva il primo ventello stagionale, con ottime percentuali, a conferma di una serie di prestazioni sempre più convincenti
Ci sono voluti gli infortuni e le assenze a tanti giocatori del roster di Atlanta per convincere coach McMillan a dare nuovamente minuti importanti a Danilo Gallinari, ma l'azzurro anche contro Minnesota ha confermato di rispondere sempre presente quando chiamato alla ribalta. Senza Cam Reddish, Bogdan Bogdanovich, Solomon Hill e De'Andre Hunter, il n°8 degli Hawks si è fatto avanti firmando la sua miglior prestazione stagionale, fondamentale nella vittoria contro i Timberwolves: non si tratta soltanto del suo season-high realizzativo a quota 20 punti, quanto della straordinaria efficacia offensiva, testimoniata dal 7/10 dal campo e dall'abituale precisione dalla lunetta (2/2). Tutti gli Hawks hanno tirato benissimo da tre punti (sono la seconda squadra NBA per precisione dall'arco, attorno al 38%), e Danilo Gallinari ha contributo con 4 triple a segno sulle 6 tentate, in una serata da 25/49 (51%) che passa alla storia per più di un motivo: mai Atlanta aveva segnato 25 triple in una singola gara nella propria storia, così come 49 è il massimo stagionale nei tentativi dalla lunga distanza.
Tre gare da protagonista, un ruolo ormai chiaro
Il grande momento di Gallinari non è estraneo a un impiego che da metà novembre in poi è finalmente stabile tra i 20 e i 30 minuti di utilizzo: anche nelle due sconfitte precedenti al successo su Minnesota, l'azzurro si era messo in mostra tra i migliori dei suoi, con 17 punti e 7/12 al tiro contro Charlotte e con 18 contro Philadelphia. Se proprio le sue percentuali dall'arco sono ancora sotto le medie degli ultimi anni (sopra il 40% nelle ultime tre stagioni, attorno al 37% finora), il suo contributo per gli Hawks dalla panchina si sta facendo sempre più importante, assicurando un'alternativa sempre valida alle esplosioni realizzative di Trae Young e alla solidità di John Collins. E Atlanta ha bisogno di un "Gallo" così per recuperare posizioni a Est e tornare a quei piani alti che vogliono dire playoff.