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NBA, torna Kyrie Irving: potrà allenarsi e scendere in campo nelle gare in trasferta

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©Getty

Con sette giocatori attualmente inseriti nel protocollo anti-Covid e altri due alle prese con infortuni vari, i Brooklyn Nets hanno annunciato di essere tornati ("date le circostanze eccezionali") sulla loro decisione iniziale di non accettare una presenza part-time in squadra della loro superstar, non vaccinata. Ora invece gli si chiede di esserci, almeno nelle gare lontane dallo stato di New York dove, per legge statale, continuerà a non poter scendere in campo

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Quel video (criptico) pubblicato sui social da Kyrie Irving - mentre tornava a indossare delle scarpe da basket - alla fine un significato lo aveva. I Brooklyn Nets - falcidiati dall'ingresso nel protocollo anti-Covid della lega di oltre metà del roster - hanno deciso di reinserire Kyrie Irving in squadra "per gli allenamenti e le partite per le quali è eleggibile per poter scendere in campo". Ovvero: il n°11 dei Nets - dopo un adeguato periodo di preparazione fisica - tornerà in campo nelle gare disputate in trasferta lontano da Brooklyn, e fin da subito potrà tornare ad allenarsi alla practice facility della squadra (che era stata considerata luogo "privato" e quindi non soggetto alla legislazione statale che impone l'obbligo di vaccinazione per accedere a determinati luoghi pubblici). "Siamo arrivati a questa decisione - si legge sul comunicato ufficiale dei Nets - con il completo supporto dei nostri giocatori e dopo un'attenta considerazione delle circostanze attuali, compresa l'assenza per infortuni o per l'inserimento nel protocollo salute e sicurezza di molti giocatori. Siamo convinti che l'aggiunta di Kyrie ci possa rendere una squadra migliore e non vediamo l'ora di poter rivedere in campo tanto lui quanto il resto della squadra al momento assente dai parquet". Una precisazione che vuole spazzare il campo dalle polemiche già scatenatesi per la decisione del front office di Brooklyn: ammirato quando, a inizio stagione, aveva adottato una posizione forte, di principio, nei confronti della sua superstar ("Non accettiamo giocatori part-time", scegliendo quindi di rinunciare ad averlo in campo anche nelle partite - quelle in trasferta - che potenzialmente poteva disputare) e ora in parte rinnegata

Quando torna in campo Kyrie Irving?

La prima gara esterna dei Brooklyn Nets in calendario è prevista per il 23 dicembre contro Portland, seguita dallo scontro natalizio contro LeBron James e i Lakers. Appare però molto improbabile, al momento, che Irving possa già essere in campo in una di queste due occasioni, visto che sarà costretto a superare una serie di test e tamponi (negativi) e dovrà soprattutto rimettersi in forma, perché il giocatore non si è più allenato con la squadra dal training camp di San Diego. Restano però 27 partite lontano da Brooklyn (meno le due contro i Knicks al Garden e quella a Toronto contro i Raptors, perché il Canada non accetta persone non vaccinate) nelle quali potenzialmente d'ora in avanti Irving potrebbe scendere in campo, per rinforzare un roster che al momento vede l'assenza di James Harden, LaMarcus Aldridge, DeAndre' Bembry, Bruce Brown, Jevon Carter, James Johnson e Paul Millsap (tutti inseriti nel protocollo anti-Covid), oltre a quelle per infortunio di Nic Claxton (problema al polso sinistro, ma è questionable) e di Joe Harris (caviglia sinistra). Nella partita contro Orlando rimarranno fuori anche Kevin Durant (infortunio alla caviglia) e Patty Mills (riposo), portando a 11 la lista di assenti di coach Steve Nash.

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