NBA, risultati della notte: Curry batte i Jazz, crollo Nets e Bulls primi con DeRozan
Steph Curry segna 28 punti e guida Golden State al successo sul campo di Utah, dando un’altra dimostrazione di forza senza Draymond Green. Brooklyn crolla in casa contro i rimaneggiati Clippers e lascia il primo posto a Est a Chicago, che vince a Washington grazie al secondo buzzer beater in fila di DeMar DeRozan. Anche Detroit vince con un canestro decisivo di Saddiq Bey, zero problemi per Milwaukee con New Orleans e Denver con Houston — aprendo la crisi di spogliatoio dei Rockets con due insubordinazioni
UTAH JAZZ-GOLDEN STATE WARRIORS 116-123 | Anche senza poter contare su Draymond Green, gli Warriors passano su un campo difficile come quello di Salt Lake City con una grande dimostrazione di forza. Dopo aver sprecato 16 lunghezze di vantaggio in un terzo quarto da 41 punti subiti (il peggiore di questa stagione), Steph Curry e soci si sono ripresi nel quarto periodo, piazzando un parziale di 7-1 suggellato da una tripla di Andre Iguodala per chiudere i giochi
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Di quei sette punti decisivi quattro portano la firma di un Curry da 28 punti e 9 assist alla fine, mandando a segno 6 delle 12 triple tentate per allungare a 158 le partite consecutive con almeno un canestro da tre a segno — superando un record che lui stesso deteneva. Insieme a lui ci sono i 25 punti di Andrew Wiggins e i 20 di Otto Porter, a cui si aggiungono i 12 con 7 rimbalzi e 8 assist di un decisivo Iguodala in poco meno di 24 minuti
I Jazz falliscono ancora una volta l’appuntamento contro una grande squadra (8-6 il record contro squadre sopra il 50% di record), trovando una serata pessima al tiro in particolare di Donovan Mitchell (4/19 a cui si aggiunge il 4/13 di Mike Conley). Alla fine sono quattro i giocatori capaci di arrivare esattamente a quota 20 punti: Bojan Bogdanovic (4/10 da tre), Rudy Gobert (anche 19 rimbalzi), Jordan Clarkson (8/14 al tiro) e lo stesso Mitchell, di cui non sono bastati anche i 9 assist sui soli 19 realizzati di squadra
BROOKLYN NETS-L.A. CLIPPERS 116-120 | Sembrava tutto apparecchiato per una facile vittoria dei Nets, complici le tante assenze dei Clippers e le 12 lunghezze di vantaggio accumulate nel quarto periodo. Invece un parziale di 15-3 degli ospiti ha completamente ribaltato la partita, regalando ai losangeleni un successo insperato complici le assenze di George, Leonard, Batum, Zubac, Kennard e Morris, oltre a coach Lue. A guidare i Clippers sono stati i 27 punti di Eric Bledsoe e i 19 a testa di Mann e Jackson
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"Abbiamo avuto un brutto atteggiamento sin dall’inizio, pensando che avremmo passeggiato fino alla vittoria” ha detto Kevin Durant, autore di 28 punti e 9 rimbalzi in 39 minuti ma di nuovo sconfitto alla seconda gara dopo il suo rientro. Meglio di lui ha fatto James Harden con la settima tripla doppia stagionale da 34 punti, 12 rimbalzi e 13 assist (pur con 9/22 al tiro), insieme ai 17 punti di Patty Mills e i 13+10 di Nic Claxton. Brooklyn perde così il primo posto a Est a favore dei Chicago Bulls
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WASHINGTON WIZARDS-CHICAGO BULLS 119-120 | Non contento di aver già deciso la vittoria dei suoi a Indianapolis, DeMar DeRozan concede il bis realizzando un altro buzzer beater folle, questa volta dall’angolo sopra le braccia protese di Bradley Beal. Dopo che Kyle Kuzma aveva segnato la tripla del sorpasso a 3.3 secondi dalla fine, DeRozan si è inventato un canestro ancora più difficile — dando ai suoi la settima vittoria consecutiva e il primo posto solitario nella Eastern Conference
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Sono 28 i punti di DeRozan alla fine, a cui si aggiungono i 20 di Coby White, i 22+12 di Nikola Vucevic e soprattutto i 35 di Zach LaVine con 7/12 da tre, in questo entusiasmante "duello" tra i due compagni di squadra per chi vincerà il premio di giocatore del mese a Est. Agli Wizards non è bastato mandare tutto il quintetto in doppia cifra a partire dai 29 punti di Kuzma fino ai 27 con ben 17 assist (massimo in carriera) di Bradley Beal, battendo i Bulls 72-30 in area
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DETROIT PISTONS-SAN ANTONIO SPURS 117-116 OT | Anche i Pistons si tolgono la soddisfazione di vincere con un tiro decisivo dall’angolo, questa volta a firma di Saddiq Bey lasciando meno di 2 secondi sul cronometro del supplementare e regalando a Detroit un raro successo (18 sconfitte nelle ultime 19 prima di questa partita). Con soli tre giocatori della rotazione “normale” a disposizione, coach Casey si è potuto godere una rimonta partita da -17 per i padroni di casa, infliggendo a San Antonio la 3^ sconfitta consecutiva nonostante i 27 punti di Bryn Forbes
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Senza dieci giocatori per via del protocollo anti-Covid, i Pistons si sono affidati giocoforza a Hamidou Diallo, che ha risposto chiudendo con 34 punti e 14 rimbalzi. Insieme a lui ci sono i 21+17 del decisivo Bey, i 20+14 di Luka Garza e i 19 di Cassius Stanley, con gli 11 punti di Derrick Walton Jr. a chiudere un quintetto tutto in doppia cifra (solo 12 invece i punti della panchina, tutti di giocatori borderline NBA)
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MILWAUKEE BUCKS-NEW ORLEANS PELICANS 136-113 | Basta e avanza un Giannis Antetokounmpo scintillante ai Bucks per avere ragione dei Pelicans, arrivando alla sesta vittoria consecutiva e risalendo sempre di più la classifica a Est fino ad agguantare Brooklyn al secondo posto. Ai Pelicans non è bastato mandare sette giocatori in doppia cifra tra cui i 23 di Jaxson Hayes e un Josh Hart vicino alla tripla doppia (14 punti, 11 rimbalzi e 9 assist)
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Il 27enne Antetokounmpo si regala invece la tripla doppia numero 27 della carriera chiudendo con 35 punti, 16 rimbalzi e 10 assist in appena 32 minuti di gioco, guidando un attacco capace di segnare più di 120 punti nelle ultime tre partite. Insieme a lui ci sono anche i 23 punti di Jordan Nwora e i 21 di Jrue Holiday, regalando a coach Budenholzer la 400^ vittoria in carriera da capo-allenatore e una serata di pausa a Khris Middleton (motivi personali) e Donte DiVincenzo (distorsione alla caviglia nel riscaldamento)
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HOUSTON ROCKETS-DENVER NUGGETS 111-124 | Tutto facile anche per i Nuggets, che segnano 47 punti nel solo secondo quarto e poi amministrano segnandone 47 in tutta la ripresa, portando a casa la terza vittoria consecutiva. Oltre al solito Nikola Jokic da 24 punti e 11 rimbalzi, il vero protagonista di serata è Facundo Campazzo con 22 punti (massimo in carriera) e 12 assist, orchestrando l’attacco di Denver con uno splendido 7/11 al tiro
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La settima sconfitta in fila è quella che fa scoppiare definitivamente lo spogliatoio dei Rockets. Secondo quanto riportato da ESPN e The Athletic, Christian Wood si sarebbe rifiutato di tornare in campo nel secondo tempo e Kevin Porter Jr. avrebbe lasciato l’arena durante l’intervallo per diverbi molto accesi con il coaching staff, che li avevano criticati per i loro comportamenti pre e durante la partita. L’unico a salvarsi per i texani è Jalen Green con 29 punti alla fine