
NBA, i risultati della notte: Ja Morant travolge i Nets, vincono Warriors e Bulls
Morant segna 36 punti nel quinto successo in fila per Memphis che batte a domicilio Brooklyn, Steph Curry fa cilecca (9 punti e 3/17 al tiro) ma Golden State supera lo stesso Miami, ottava vittoria in fila per Chicago che si sbarazza anche di Orlando. Clamorosa prestazione da 56 punti e 14 assist per Trae Young, che perde però a Portland contro un Anfernee Simons da 43 punti. Perde a sorpresa Milwaukee contro Detroit, successi importanti in chiave playoff per Philadelphia, Utah, Washington Dallas e Minnesota

BROOKLYN NETS-MEMPHIS GRIZZLIES 104-118 | In attesa del ritorno in campo di Kyrie Irving (soltanto per le gare in trasferta), i Nets incassano in casa una pesante sconfitta contro una delle migliori squadre NBA: i Grizzlies capaci di iniziare la ripresa con un 40-26 di parziale che chiude i conti con 12 minuti d’anticipo, nonostante i 26 punti del solito Kevin Durant e i 19 di un James Harden apparso in affanno da 5/14 al tiro - incapaci di evitare la terza sconfitta in fila
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Memphis vince così nella ripresa grazie ai 18 punti realizzati nel solo terzo periodo da un Ja Morant che chiude con 36 totali, a cui aggiunge 8 assist e 6 rimbalzi: ennesima prestazione da All-Star che regala ai Grizzlies la quinta vittoria in fila e il quarto posto a Ovest, figlio anche dei canestri di un Desmond Bane da 29 punti (ormai certezza nella rotazione degli ospiti) e dei 16 con 8/9 al tiro di un chirurgico Brandon Clarke da sfruttare in uscita dalla panchina
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CHICAGO BULLS-ORLANDO MAGIC 102-98 | Ottava vittoria in fila per la miglior squadra della Eastern Conference, che allunga grazie al 30-19 di parziale nel secondo quarto e poi controlla il punteggio con DeMar DeRozan da 29 punti e Zach LaVine che ne aggiunge 27. Doppia doppia da 17 e 13 rimbalzi di Nikola Vucevic, mentre dalla panchina ne arrivano altri 17 realizzati da Coby White. L’unica consolazione dei Magic sono i 22 punti di un sempre più convincente Franz Wagner, tra i migliori rookie dell'anno
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WASHINGTON WIZARDS-CHARLOTTE HORNETS 124-121 | Washington recupera 14 lunghezze di svantaggio nel terzo quarto e batte in volata gli Hornets grazie alla lotteria finale dei tiri liberi che condanna Charlotte al quinto ko nelle ultime otto, nonostante i 27 punti di Gordon Hayward, i 25 con 5/9 dall’arco di Terry Rozier e i 23 con 14 rimbalzi di Miles Bridges. Gli ospiti scivolano così all’ottavo posto a Est, scavalcati in classifica proprio dagli Wizards
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Washington invece si gode il successo e l’ennesima super prestazione di Kyle Kuzma sempre più protagonista con la squadra della capitale: 36 punti (massimo in stagione) con 14 rimbalzi e 6 assist, tirando 6/11 dalla lunga distanza. Bersagli decisivi anche nel finale, come quelli mandati a segno da un Bradley Beal da 35 punti, 7 rimbalzi e 8 assist: “Accetta le critiche ed è un giocatore che cresce a vista d’occhio”, il commento entusiasta dell’All-Star Wizards sul suo nuovo compagno di merende
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PHILADELPHIA 76ERS-HOUSTON ROCKETS 133-113 | Servono tre quarti e soprattutto il parziale da 41-29 nella terza frazione ai Sixers per scrollarsi di dosso i Rockets e vincere con merito contro i texani - privi di Kevin Porter Jr. e Christian Wood, entrambi sospesi per una partita dopo l’insubordinazione di due giorni fa. Mentre Houston non va oltre i 23 punti di Garrison Mathews - uno dei sette giocatori Rockets in doppia cifra - Philadelphia si affida ancora una volta al suo gigante sotto canestro, conquistando il quarto successo in fila
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Il protagonista della notte NBA infatti è Joel Embiid, autore di 31 punti conditi con 15 rimbalzi e 10 assist - la terza tripla doppia in carriera per il lungo camerunense, diventato sempre più il fulcro del gioco Sixers; attorno al quale gravita un Furkan Korkmaz da 24 punti con 8/14 al tiro, un Seth Curry da 15 e un impreciso Tobias Harris da 14 punti e 6/15 dal campo che non trova mai il fondo della retina dalla lunga distanza
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MILWAUKEE BUCKS-DETROIT PISTONS 106-115 | La squadra con il peggior record NBA batte un colpo e ferma la corsa dei campioni in carica che interrompono a sei la striscia di vittorie, a causa dell’inatteso passo falso a Detroit: colpa di un secondo tempo da soli 42 punti complessivi segnati con pessime percentuali che non permettono ai Bucks di portare a 13 il numero di partite consecutive vinte contro i Pistons. Una potenziale iniezione di fiducia per gli ospiti: “Vincere partite del genere ci aiuta a tenere la squadra unita e compatta”, sottolinea Cade Cunningham
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La prima scelta assoluta all’ultimo Draft chiude con 19 punti e 7 assist, mentre l’uomo della partita per Detroit è Saddiq Bey - autore di 34 punti (suo nuovo massimo in carriera) con 12/22 al tiro e soprattutto 8/13 dalla lunga distanza, conditi con 8 rimbalzi e 4 assist. Scatenato anche Josh Jackson in uscita dalla panchina, che nei 20 minuti in cui resta sul parquet mette a referto 24 punti con 9/13 dal campo e 5/7 dall’arco
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Milwaukee invece perde nonostante la presenza in campo dei suoi Big Three che, a fasi alterne, provano invano a caricarsi la squadra sulle spalle: Middleton è il più impreciso e chiude con 10 punti e 10 conclusioni tentate, mentre sono 29 i punti messi a referto da un Jrue Holiday da 4/8 dalla lunga distanza. Il migliore dei tre per produzione è come sempre Giannis Antetokounmpo: 31 punti, 10 rimbalzi e 7 assist, ma -12 di plus/minus nei 36 minuti in campo. Per una volta con lui sul parquet le cose non sono andate per il verso giusto
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NEW ORLEANS PELICANS-UTAH JAZZ 104-115 | Nona vittoria in trasferta consecutiva per i Jazz che non fermano la loro corsa e si candidano al ruolo di terzo incomodo a Ovest alle spalle di Suns e Warriors: merito dei 29 punti di Donovan Mitchell, dei 22 con 7 assist di Mike Conley, dei 10 e 17 rimbalzi di Rudy Gobert e dei 21 con 5/11 dall’arco di Bojan Bogdanovic. Una macchina perfetta che controlla sul +15 l’ultimo quarto e che non permette ai Pelicans di un impreciso Brandon Ingram (10 punti, ma 3/18 al tiro) di evitare la sconfitta
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DALLAS MAVERICKS-DENVER NUGGETS 103-89 | Si interrompe a tre la striscia di successi dei Nuggets (nonostante i 27 punti e 16 rimbalzi messi a referto da Nikola Jokic), beffati dai Mavericks che si godono un Luka Doncic da 21 punti e 15 assist - alla seconda partita in campo dopo averne saltate 10 causa Covid e infortunio. Dwight Powell e Reggie Bullock ne approfittano segnando 15 punti a testa - il modo migliore per non far pesare l’assenza di Porzingis, in isolamento poche ore prima della palla a due. Dallas aggancia così al 5° posto a Ovest proprio i Nuggets
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GOLDEN STATE WARRIORS-MIAMI HEAT 115-108 | Si ferma a nove punti realizzati Steph Curry (peggior prestazione relizzativa stagione), al termine di una terribile serata al tiro da 3/17 dal campo e 1/10 dall’arco, ma in cui ci pensano i suoi compagni a sbarazzarsi di Miami - preoccupata sia per la sconfitta che per l’infortunio alla caviglia destra di Jimmy Butler, costretto a uscire nel terzo quarto in un match per lui da 22 punti, 5 rimbalzi e 3 assist fino a quel momento
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In casa Warriors invece ci pensa Jordan Poole a fare le veci di Curry, autore di 32 punti in uscita dalla panchina con 12/17 al tiro, 5/9 dall’arco, 5 assist e +12 di plus/minus che ben racconta il suo impatto. Decisivi anche i 22 punti di un Andrew Wiggins ormai maturo ed efficace su entrambi i lati del campo, mentre a dirigere l’orchestra ci pensano i 13 assist del solito Draymond Green che pensa a far funzionare bene le cose. Il risultato è il primo posto a Ovest e il miglior record NBA (29-7), con il rientro - probabile - tra sei giorni di Klay Thompson
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L.A. CLIPPERS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 104-122 | Anthony Edwards segna 28 punti e sei giocatori T’Wolves chiudono in doppia cifra, permettendo a Minnesota di tornare al successo dopo tre ko nonostante l’assenza di Towns e Russell. Determinante anche la prestazione dell’ex Patrick Beverley, che chiude con 12 assist a referto (massimo in carriera) e approfitta al meglio delle tante assenze in casa Clippers - che non vanno oltre i 17 punti segnati da Serge Ibaka, al suo massimo in stagione
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PORTLAND TRAIL BLAZERS-ATLANTA HAWKS 136-131 | Partita pazzesca e divertentissima quella vinta a fatica dai Blazers che battono gli Hawks nonostante le assenze di Damian Lillard e CJ McCollum e grazie a una prestazione clamorosa di Anfernee Simons. Portland tiene botta nel testa a testa finale, superando poi definitivamente Atlanta grazie al canestro decisivo di un Jusuf Nurkic da 21 punti, 12 rimbalzi e 5 assist (appena rientrato dall'isolamento da Covid)
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Sono altri però i boxscore di questa partita a impressionare, a partire da quello del già citato Simons che chiude con 43 punti (nuovo massimo in carriera), tirando 13/21 dal campo e 9/16 dall’arco - record di canestri dalla lunga distanza in casa Blazers in questa regular season. Una prestazione speciale da dedicare in lacrime al nonno scomparso poche ore prima della palla a due: “Ho pensato a lui tutta la gara, è stato fonte di ispirazione: questi 43 punti sono dedicati a lui”
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Resta vano lo sforzo di Trae Young, che firma la miglior prestazione a livello realizzativo di questa regular season: per l’All-Star degli Hawks sono 56 punti con 17/26 dal campo, 7/12 dall’arco e 15/15 ai liberi, il tutto condito con ben 14 assist - cifre che in NBA non si vedevano dalla notte di Capodanno 2017, quando un super Harden travolse i Knicks. Sono 7 invece i punti di Danilo Gallinari, al rientro dopo l’isolamento e arrugginito al tiro come dimostra il 3/14 al tiro e la sola tripla a bersaglio su 7 tentativi, a cui aggiunge però 11 rimbalzi e 4 assist
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