NBA, risultati della notte: Barrett batte Boston sulla sirena, Warriors ko e Suns primi
Il buzzer beater di RJ Barrett decide la sfida divertentissima tra New York e Boston, caratterizzata dal duello tra Evan Fournier (41 punti) e Jayson Tatum (36). Con questo successo i Knicks scavalcano i Celtics al 10° posto a Est. Settimo successo in fila per Memphis che supera facilmente Detroit, Golden State senza le proprie stelle perde a New Orleans (32 di Brandon Ingram) e cede il primo posto a Ovest ai Suns, che battono i Clippers grazie alla tripla doppia di Chris Paul
NEW YORK KNICKS-BOSTON CELTICS 108-105 | Non c’è mai una partita normale tra Knicks e Celtics al Madison Square Garden. Dopo l’esaltante gara d’esordio finita all’overtime, i Knicks concedono il bis recuperando 25 punti di svantaggio agli avversari e vincendo sulla sirena con un canestro appoggiato al tabellone di RJ Barrett, con una prestazione mostruosa di Evan Fournier per rendere inutili le magie di Jayson Tatum
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La prova di Fournier è stata la scintilla che ha acceso la rimonta dei Knicks, che a metà terzo quarto erano ancora sotto di 20 lunghezze e a 4 minuti dalla fine della partita erano pari, mettendo la testa avanti a 2 minuti dal termine sempre grazie ai canestri del francese. A fine gara sono 41 i suoi punti (massimo in carriera) con 8 rimbalzi e soprattutto 10/14 da tre punti, con un plus-minus di +18 nei 42 minuti in cui è rimasto in campo contro la squadra con cui ha concluso la scorsa stagione
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Le luci della ribalta sono poi andate a Barrett, per la verità piuttosto opaco (3/14 al tiro per 10 punti totali) fino a quando l’ultimo pallone non è finito nelle sue mani, trovando incredibilmente il fondo della retina e facendo impazzire il pubblico del Garden. Oltre ai suoi 13 punti ci sono i 22 con 8 rimbalzi di Julius Randle e i 16 dalla panchina di Immanuel Quickley, regalando ai Knicks una vittoria fondamentale nella rincorsa al play-in — operando il sorpasso al 10° posto proprio ai danni di Boston
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Terza sconfitta in fila al MSG per i Celtics, a cui non è servito un Jayson Tatum formato extra lusso (36 punti, 6 rimbalzi, 9 assist, 12/21 al tiro di cui 6/11 da tre e 6/6 ai liberi) per portare a casa una partita che stavano agilmente controllando fino a metà terzo quarto. Prima della magia di Barrett, Tatum aveva pareggiato la partita con un canestro a meno di un secondo dalla fine, reso inutile così come i 20 punti di Dennis Schröder dalla panchina, i 16 di Jaylen Brown e i 14 di Marcus Smart
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MEMPHIS GRIZZLIES-NEW ORLEANS PELICANS 118-88 | Settima vittoria in fila per i Grizzlies, che chiudono il primo quarto avanti di 14 lunghezze e non si guardano più indietro, godendosi una serata di puro relax. Ja Morant finisce con 22 punti, 9 rimbalzi e 6 assist in una partita in cui Memphis ritrova anche Dillon Brooks (18 punti) e Ziaire Williams (14 alla prima partenza in quintetto) dopo diverse gare di assenza. Ai Pistons non servono i 14 di Saben Lee e i 12 a testa di Diallo e Cade Cunningham (5/19 al tiro)
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NEW ORLEANS PELICANS-GOLDEN STATE WARRIORS 101-96 | Come già previsto gli Warriors tengono a riposo Curry (quadricipite), Green (anca) e Toscano-Anderson (caviglia), risparmiando loro un back-to-back pesante, ma escono sconfitti anche da New Orleans dopo aver già perso a Dallas la sera prima. Non è stata decisamente una bella partita: le due squadre hanno combinato per 52 errori dall’arco, anche se gli Warriors sono andati vicini a riaprirla tornando a -3 a 51 secondi dalla fine ma senza avvicinarsi di più
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I Pelicans sono riusciti a resistere segnando 7 degli 8 liberi tentati nell’ultimo minuto di gioco, interrompendo così una striscia di tre sconfitte in fila. Brandon Ingram in particolare dopo aver tirato 8/36 nelle due precedenti partite ha chiuso con 12/20 per 32 punti e 11 rimbalzi finali, accompagnato dai 14 di Josh Hart e i 13 del rookie Herb Jones. Agli Warriors non sono serviti i 21 di Andrew Wiggins per evitare il ko
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PHOENIX SUNS-L.A. CLIPPERS 106-89 | Ad approfittare del doppio scivolone di Golden State è Phoenix, che vince la riedizione delle ultime finali di conference contro i Clippers e si riprende il primo posto a Ovest col miglior record NBA (prima squadra a raggiungere le 30 vittorie). La squadra di L.A. ha comunque venduto cara la pelle, rimontando da -17 nel terzo quarto fino a toccare il -3 nel quarto periodo, ma senza trovare il guizzo per renderla combattuta fino alla fine nonostante i 26 punti di Marcus Morris
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A tenere a bada la sua ex squadra ci ha pensato Chris Paul, che si è regalato una tripla doppia da 14 punti, 13 rimbalzi (massimo in carriera) e 10 assist — la prima della stagione per i Suns. Sul fronte realizzativo sono stati i 24 punti di Cam Johnson (career-high) e i 19+14 di Jalen Smith a sopperire non solo alle assenze per Covid-19 (ma Ayton, Crowder e McGee stanno per tornare), quanto piuttosto alla serata storta di Devin Booker, capace di segnare solo 5 dei 22 tiri tentati per 11 punti finali
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