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NBA, Ben Simmons: "In campo contro Philadelphia? Spero di sì". E cita Belinelli

PAROLE
©Getty

A Brooklyn è tornato a parlare con la stampa Ben Simmons, che ha spiegato quali sono le sue condizioni dopo non aver più giocato da maggio in poi: "Non ho ancora una data per il rientro, ma sto intensificando il lavoro. A Philadelphia il 10 marzo? Spero di giocare". L’australiano ha citato la salute mentale come il principale problema che gli ha impedito di giocare coi Sixers, ma ha citato anche Marco Belinelli parlando di quale ruolo vuole ricoprire nei nuovi Nets

Era dallo scorso maggio che Ben Simmons non parlava pubblicamente, un silenzio che ha alimentato un miliardo di voci e di commenti sulla sua situazione. Per questo, dopo lo scambio che lo ha portato ai Brooklyn Nets in campo di James Harden, è stato quantomeno rinfrancante che l’australiano abbia mostrato solo sorrisi nella sua conferenza stampa di presentazione al fianco del GM Sean Marks e di coach Steve Nash. “"Anche chi mi ha criticato dovrebbe essere felice che sto sorridendo adesso" ha detto Simmons. "Ho passato momenti bui negli ultimi sei mesi, ma sono felice di essere in questa situazione adesso. Ci sono molte cose con cui ho avuto a che fare, e non c’entravano i tifosi di Philadelphia, o gli allenatori, o i commenti che sono stati fatti. Era un fatto personale accaduto prima della serie con Atlanta e prima anche della stagione, e di cui i Sixers erano a conoscenza. Con Philadelphia la situazione è arrivata a un punto per cui non era più un bene per me mentalmente rimanere lì, ma lo scambio non ha a che fare con la mia salute mentale. Ci sono cose di cui non voglio scendere in profondità. Non ero più me stesso, avevo bisogno di tornare a essere felice e prendermi cura di me stesso: quella era la cosa più importante per me, più del basket, dei soldi o cose del genere. Ora per me conta solo tornare a giocare a pallacanestro al livello a cui ero".

Quando torna in campo Ben Simmons?

Già, ma quando vedremo in campo l’australiano? Lui stesso è rimasto sul vago quando gli è stato chiesto di dare aggiornamenti sulle sue condizioni: "Non abbiamo ancora una data per il debutto, ma sto intensificando il lavoro per tornare in forma" ha detto l’australiano, lasciando poi intendere di avere già un obiettivo in mente. Quando gli è stato chiesto se sarà in campo il prossimo 10 marzo quando Brooklyn farà visita ai Philadelphia 76ers, la risposta è stato un rapido e conciso "Lo spero". Segno che comunque il rientro in campo non è così lontano e che non avrà problemi a scendere in campo contro la sua ex squadra: Simmons ha anche ammesso di aver parlato con Doc Rivers e con qualche compagno dopo lo scambio, anche se non ha parlato con Joel Embiid.

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Il ruolo che Simmons vede per sé ai Nets, citando Belinelli

Ovviamente non sono mancate le domande su come vede se stesso al fianco di due stelle del calibro di Kevin Durante e Kyrie Irving, ma anche un suo amico di lunga data come l’australiano Patty Mills. "Penso che saremo spaventosi" ha detto Simmons, riprendendo l’aggettivo “scary” che spesso Harden aveva utilizzato per descrivere la sua combinazione con KD e Kyrie coniando il termine “scary hours”. "Avendo quei ragazzi attorno a me ci sarà sempre più di un’arma da poter sfruttare in campo. E al ritmo con cui vogliamo giocare, sarà una cosa irreale". Parlando poi di come vede il suo ruolo nella squadra, Simmons ha anche ricordato il periodo passato con Marco Belinelli a Philadelphia: "Il mio ruolo sarà simile a quello del mio primo anno con tiratori come JJ Redick, Ersan Ilyasova e Marco Belinelli: quel tipo di fluidità di gioco e di movimenti è il mio modo preferito di giocare". Una stagione in cui Simmons vinse il premio di Rookie dell’Anno, inanellando poi tre stagioni in fila da All-Star prima del brusco stop alla sua carriera, che finalmente sta per ricominciare.

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