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NBA, è perfetto il debutto di Harden davanti al pubblico di Philadelphia: "Un film"

NBA
©Getty

Wells Fargo Center tutto esaurito, gli spettatori con la barba finta per omaggiare la loro nouva superstar e un'altra convincente vittoria - la terza in fila da quando ai Sixers c'è Harden. Philadelphia ora fa paura, e l'ambiente che si respira ai 76ers è di grandissimo entusiasmo. Ecco come è andato il debutto casalingo dell'ex giocatore di Brooklyn

Via le mascherine, è tempo di indossare le barbe finte. A Philadelphia (finito l'obbligo di indossare le mascherine all'interno del Wells Fargo Center) tanti dei 21.333 tifosi accorsi al palazzo per il debutto in maglia Sixers di James Harden hanno scelto di spendere 5 dollari e sostituire le loro FFP2 con le finte barbe messe in vendita allo store di squadra, marchio di fabbrica dell'ex giocatore dei Nets. Lui ha ricambiato tanta attesa con la solita prestazione di altissimo livello (26 punti, 9 assist e 9 rimbalzi, con 8/13 al tiro e i consueti viaggi in lunetta, dove ha chiuso con 8/10) e tante parole al miele. "Stasera è stato come un film. Splendida atmosfera, sembrava una gara di playoff. Ho sempre avuto grande rispetto per i tifosi di Philadelphia in questi anni, sempre presenti sia nelle vittorie che nelle sconfitte". Di sconfitte, finora, da quando Harden ha raggiunto Joel Embiid nella "città dell'amore fraterno" non se ne sono ancora viste: 3-0 il record dei Sixers, anche perché i nuovi "Big Three" cittadini (Harden, Embiid ma anche uno scatenato Tyrese Maxey) stanno viaggiando a 84.7 punti di media dopo le prime tre gare disputate assieme. Con la squadra terza a Est ma a sola mezza gara di distanza dal secondo posto dei Chicago Bulls, in città si respira grandissimo entusiasmo, come confermato anche dalla presenza a bordocampo di celebrità del calibro del rapper Meek Mill (salutato calorosamente da Harden a fine partita) e del regista M. Night Shyamalan

L'analisi di Harden, il retroscena di Maxey, le parole di Thybulle

"Nel primo tempo eravamo un po' piatti", ha raccontato Harden, con Philadelphia costretta a inseguire New York, sopra anche di 16 punti. "Poi nel secondo tempo abbiamo trovato la giusta energia, abbiamo alzato un po' il ritmo e creato le opportunità giuste per andare a vincere". Merito anche di Maxey, che dopo l'intervallo ha segnato 21 dei suoi 25 punti di serata: "James è venuto da me all'intervallo e mi ha chiesto se avevo intenzione di giocare, stasera", ha raccontato divertito il prodotto di Kentucky. "Deve essere aggressivo, abbiamo bisogno di lui", conferma il "Barba". Che - sono parole di Matisse Thybulle - "ha ispirato tutto l'ambiente, con la sua energia, con le sue parole. L'ambiente in spogliatoio è migliorato grazie alla sua sola presenza, per la passione che porta quando scende in campo - e sono certo che James è consapevole dell'effetto che fa sui suoi compagni. Se uno dei migliori giocatori di questa lega è anche un leader desideroso di farsi sentire, aiutare tutti e giocare con passione non puoi davvero chiedere di più". Un ritratto di Harden ben lontano da quello emerso recentemente durante il suo tumultuoso addio a Brooklyn. Ma a Philadelphia (per il momento) la luna di miele tra la città, la squadra e la nuova superstar continua: i nuovi Sixers divertono, giocano a ritmo più alto (solo i Pelicans segnano di più in contropiede da quando Harden è ai 76ers, prima 12° in questa graduatoria) e vincono. In attesa dei playoff. 

 

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