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NBA, chi interpreta Larry Bird nella serie sui Lakers dello Showtime di Magic

NBA

Era l'arci-rivale, l'avversario numero uno, il "nemico"-sportivo (e poi grande amico): se c'era Magic Johnson, c'era anche Larry Bird, e la regola vale anche nella serie HBO che sta avendo grande successo negli Stati Uniti ("Winning Time: The Rise of the Lakers Dinasty"). Ma la storia dell'attore chiamato a interpretare la leggenda dei Boston Celtics è davvero curiosa

Di "Winning Time: The Rise of the Lakers Dynasty", la serie firmata HBO che racconta, in maniera romanzata, l'epopea dei Lakers dello Showtime degli anni '80, avevamo già parlato al momento del lancio. C'è Adrien Brody nei panni di Pat Riley, Quincy Isaiah in quelli di Magic Johhnson, ma forse la storia più bella riguarda l'arcirivale del n°32 gialloviola, ovvero Larry Bird, dalla cui presenza la serie non può prescindere. A interpretare il n°33 dei Celtics è infatti Sean Patrick Small, un biondino di 1.92 con un passato da giocatore di high school in California che già al tempo indossava anche lui il n°33, proprio per emulare la superstar di Boston. Una certa somiglianza c'era già fin da quei giorni ("Assomigli proprio a Larry Bird", si sentiva spesso ripetere), al resto ci ha pensato tanto studio e ore e ore di filmati studiati ossessivamente su YouTube. Quanto ossessivamente? Small ha confessato di aver rivisto un particolare filmato di Bird del 1979, andato in onda sulla CBS - della durata di soli 47 secondi - almeno un centinaio di volte. C'era da imparare il suo modo di fare, le espressioni, l'accento, ma anche il suo modo di camminare, perfino quello con cui sputava il tabacco. 

Come Larry Bird, studiando da Steph Curry

E poi ci sono le scene sul campo: "La gente mi ripeteva spesso che giocavo alla Larry Bird", assicura Small, ma alla HBO si sono voluti cautelare e allora lo hanno fatto allenatore con lo stesso trainer che si occupa regolarmente di Steph Curry. "Per me interpretare Larry Bird è molto più di un onore - ammette lui - ma il sogno di una vita che si realizza. Sono ancora scioccato all'idea di averlo fatto". Unico rimpianto: il fatto che interpretare "Larry Legend" non abbia comportato la chance di incontrarlo in persona: non che sia servito, perché neppure dopo due settimane dall'incontro con il direttore del casting, la parte era già di Small. Un vero Larry Bird. O quasi

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