NBA, risultati della notte: Irving riaccende i Nets con 50 punti, Golden State vince
Kyrie Irving gioca una partita al limite della perfezione, firmando 50 punti nella vittoria di Brooklyn a Charlotte. Golden State si rialza dopo cinque sconfitte consecutive e batte i Clippers, Cleveland trova il miglior Darius Garland della carriera con 41 punti (21 nel solo quarto periodo) e vince a Indiana. Tutto facile per Memphis con New Orleans e Milwaukee a Oklahoma City (39 di Giannis Antetokounmpo), Phoenix passa a Orlando
INDIANA PACERS-CLEVELAND CAVALIERS 124-127 | Alla prima partita senza l’All-Star Jarrett Allen, è l’altro All-Star dei Cavs Darius Garland a caricarsi la squadra sulle spalle, firmando tutte le giocate decisive di un quarto periodo in cui segna 21 punti tra cui i due liberi spezza-parità a 14 secondi dalla fine. Indiana manda otto giocatori su nove in doppia cifra guidati dai 25 punti di Tyrese Haliburton, ma paga caro l’errore di Jalen Smith che commette un fallo evitabile su Garland nel finale di gara
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Il playmaker dei Cavs realizza così la sua miglior prestazione in carriera: 41 punti frutto di un eccellente 14/26 al tiro di cui 4/9 da tre e un perfetto 9/9 dalla lunetta, a cui aggiunge anche 13 assist in 37 minuti di gioco. Insieme a lui ci sono i 22 punti con 12 rimbalzi e 5 recuperi del rookie Evan Mobley e i 21 di Lauri Markkanen, partiti come titolari insieme a Dean Wade. Cleveland vince così la seconda partita in fila dopo aver perso sei delle precedenti sette partite, mantenendosi a mezza gara di distanza dal quinto posto a Est
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CHARLOTTE HORNETS-BROOKLYN NETS 121-132 | "È stata una master class". Bastano le parole e l’applauso di Kevin Durant in conferenza stampa per descrivere la partita magistrale di Kyrie Irving, capace di interrompere la striscia di quattro sconfitte in fila dei Nets praticamente da solo. Sulle spalle del loro playmaker part-time Brooklyn è riuscita a riprendersi l’ottavo posto a Est in solitaria in uno scontro diretto senza storia, toccando anche il +34 in casa degli Hornets pur concedendo il ritorno fino a -13 nel finale
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Le cifre finali di Kyrie Irving hanno pochissimi eguali nella storia della NBA: 50 punti con appena 19 tiri tentati, di cui ben 15 a segno (79% dal campo) e 9/12 da tre in 37 minuti e mezzo di gioco. Sono solo due le guardie nella storia NBA capaci di realizzare più di una partita da 50 punti con il 75% al tiro in carriera: lui e Michael Jordan. Con un Irving così Kevin Durant si è limitato a soli 14 punti, mentre Andre Drummond ha fatto la voce grossa sotto canestro con 20 punti e 14 rimbalzi
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Niente da fare per gli spenti Hornets di questa seconda metà di stagione, pur trovando prestazioni individuali di livello come i 30 punti di Miles Bridges e di Terry Rozier, ispirati dai 24 punti con 7 assist di LaMelo Ball e accompagnati dai 15 di Kelly Oubre. Sempre senza Gordon Hayward infortunato, Charlotte subisce così la 12^ sconfitta nelle ultime 16 partite: in ottica play-in sarà decisivo il terzo scontro diretto con i Nets previsto per il prossimo 27 marzo
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MEMPHIS GRIZZLIES-NEW ORLEANS PELICANS 132-111 | Tutto facile per i Grizzlies, che prendono il largo sul finire di un primo tempo da 77 punti e non si voltano più indietro, guidando nel punteggio dal primo all’ultimo minuto. Sono i tre migliori realizzatori a guidare la squadra: Ja Morant chiude con 24 punti seguito dai 22 a testa di Jaren Jackson Jr. e Desmond Bane, realizzando il record di franchigia con 42 punti in contropiede di squadra
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Senza Brandon Ingram fermato da un problema al bicipite femorale, New Orleans deve arrendersi di nuovo dopo il ko di Denver nonostante i 32 punti con 5/10 dall’arco di CJ McCollum, a cui si aggiungono i 17 dalla panchina di Willy Hernnagomez e i 16 di Naji Marshall in una partita diventata garbage time già all’inizio del quarto periodo, con tutte le riserve dei Pelicans in campo. “Erano un passo più veloci in tutti gli aspetti del gioco, ma la colpa è mia. Non eravamo pronti a giocare” ha ammesso coach Willie Green
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ORLANDO MAGIC-PHOENIX SUNS 99-102 | I campioni in carica soffrono più del previsto a Orlando, ringraziano i 21 punti a testa di DeAndre Ayton (anche 19 rimbalzi per lui) e Landry Shamet ma soprattutto la stoppata di Mikal Bridges su Franz Wagner, evitando la possibile tripla del pareggio e proteggendo i 15 punti di vantaggio accumulati nel primo tempo. Ai Magic non bastano i 20 punti con 12 rimbalzi di Wendell Carter Jr., pagando il pessimo 7/39 di squadra dalla lunga distanza
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OKLAHOMA CITY THUNDER-MILWAUKEE BUCKS 115-142 | Quinta vittoria consecutiva per i campioni in carica, che continua l’ottimo momento offensivo realizzando il massimo stagionale per punti a quota 142. Gli ospiti mantengono la doppia cifra di vantaggio per tre quarti e poi chiudono i conti con un’ultima frazione da 37-22, trovando anche un canestro sulla sirena del primo tempo di Giannis Antetokounmpo da 10 metri di distanza dal canestro
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Proprio Antetokounmpo è semplicemente incontenibile per la difesa dei Thunder: 39 punti, 7 rimbalzi e 7 assist per lui a fine gara con 13/19 al tiro, 4/4 da tre e 9/13 ai liberi in meno di 28 minuti, leader di un quintetto tutto in doppia cifra a cui si aggiungono anche i 25 con 9 assist di Khris Middleton e i 18+14 di Bobby Portis. “Voglio solo che continuino a giocare bene, non voglio rovinare niente perciò cerco di starne fuori il più possibile” ha detto coach Budenholzer sul momento dei suoi
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La sesta partita delle ultime sette sopra quota 30 di Shai Gilgeous-Alexander (33 punti) serve solo a consolare il morale dei tifosi di OKC sperando in un futuro più vincente, godendosi anche il suo nuovo massimo in carriera per assist a quota 14. Attorno a lui però c’è troppo poco talento NBA, complici gli infortuni di Lu Dort, Ty Jerome e Mike Muscala che rimarranno fuori fino al termine della stagione, a cui si aggiunge l’assenza del rookie Josh Giddey per un problema all’anca
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GOLDEN STATE WARRIORS-L.A. CLIPPERS 112-97 | Gli Warriors ritrovano la vittoria dopo cinque sconfitte consecutive, battendo nettamente i Clippers grazie a un secondo quarto da 33-15. Il miglior realizzatore del quintetto è un Klay Thompson da 20 punti caricato dal comico Will Ferrell in versione Jackie Moon prima della partita, a cui si aggiungono i 21 di Jonathan Kuminga e i 20 di Jordan Poole dalla panchina. I Clippers scivolano anche a -29 prima di contenere i danni, trovando a malapena 17 punti da Nicolas Batum
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