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NBA, massimo in carriera amaro per Kevin Durant: i Nets sono decimi a Est

BROOKLYN
©Getty

I Brooklyn Nets hanno sprecato la miglior prestazione della carriera di Kevin Durant, autore di 55 punti nella sconfitta pesantissima sul campo di Atlanta. Ora KD e compagni sono decimi nella Eastern Conference, dovendo per forza guadagnarsi i playoff attraverso il torneo play-in. "Siamo stati indisciplinati, sono arrabbiato per questa sconfitta" ha detto l'All-Star dopo la partita

Per strano che possa sembrare, nella sua ormai lunga carriera Kevin Durant non aveva mai segnato 55 punti in una partita. Il suo massimo erano stati i 54 segnati nel gennaio del 2014 quando ancora vestiva la maglia degli Oklahoma City Thunder, pur vincendo nel frattempo un paio di titoli NBA da MVP delle Finals diventando senza ombra di dubbio uno dei migliori realizzatori nella storia del gioco. Per questo gli provoca particolarmente rabbia aver sprecato una prestazione del genere, perdendo sul campo degli Atlanta Hawks uno scontro diretto importantissimo in ottica posizionamento playoff: con questa sconfitta infatti i Nets scivolano al decimo posto, dietro anche agli Charlotte Hornets con cui avevano perso la scorsa settimana. Dovesse finire così la regular season, dovrebbero vincere due partite consecutive in trasferta per guadagnarsi l’ottavo posto a Est e affrontare la testa di serie numero uno. E Durant ha individuato subito il problema della serata: "Abbiamo commesso un sacco di falli a inizio gara. Li abbiamo mandati in bonus presto in ogni quarto: hanno segnato 37 liberi contro i nostri 14" ha detto dopo la gara. "E non per via degli arbitri, ma perché siamo stati indisciplinati e siamo stati troppo aggressivi. Ha fatto la differenza. Loro hanno tirato col 42% dal campo e col 31% da tre: la nostra difesa è andata bene. Hanno preso due rimbalzi più di noi, dato un solo assist in più… la partita si è decisa sui falli. E non possiamo permettercelo se vogliamo essere una squadra vincente".

Durant da record, ma i suoi compagni lo lasciano da solo

Durant ha chiuso con 19/28 al tiro tra cui uno straordinario 8/10 da tre, anche quello suo massimo in carriera, realizzandone in particolare uno su una gamba sola nel terzo quarto che ha fatto saltare tutti quanti sulla sedia. Ma non è bastato anche perché — complici le assenze di Goran Dragic, Bruce Brown e Seth Curry — solamente Kyrie Irving ha toccato la doppia cifra, chiudendo con 31 punti ma avendo bisogno di 32 tiri per riuscirci, segnandone appena 12. "Ogni sconfitta è sconfortante" ha concluso Durant. "Non mi interessa del record, sono arrabbiato per la sconfitta. Sono contento di aver tirato bene, ma avrei preferito portare a casa la vittoria facendo le piccole cose. I miei punti e i miei tiri arriveranno, ma dobbiamo essere tutti sulla stessa pagina sul resto del piano partita". Nonostante il terzo ko nelle ultime quattro gare, però, KD continua a credere nelle possibilità dei suoi: "Non mi vedrete mai perdere fiducia. Abbiamo perso alcune partite, ma continueremo a giocare fino alla fine. Questo è il mio pensiero". Il tempo, però, sta ormai per scadere.

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