
Playoff NBA, la serataccia di Luka Doncic: graffio in faccia e una gara-1 da dimenticare
Luka Doncic è uscito malconcio da gara-1 contro Golden State, nella quale ha realizzato solamente due punti dopo i 18 del primo tempo. Per lui non solo un graffio ben visibile sul volto, ma anche un problema alla spalla che lo ha fatto soffrire nel corso del match. Più di tutto però lo sloveno è rimasto frustrato dalla difesa di Andrew Wiggins, chiudendo una delle peggiori prestazioni in carriera ai playoff

Che non sarebbe stata la serata di Luka Doncic lo si era capito dopo appena quattro minuti di partita, quando un intervento involontario di Andrew Wiggins ha colpito direttamente sul volto lo sloveno provocandogli un graffio ben visibile sulla guancia destra. Da lì in poi non è andata molto meglio: pur segnando 18 punti nel solo primo tempo, lo sloveno in diverse occasioni si è toccato la spalla destra, ammettendo dopo la partita che è un po’ dolorante ma che comunque non era impossibilitato dal giocarci sopra
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Ben diverso invece è stato quello che la difesa di Golden State lo ha costretto a fare: Doncic ha segnato solamente due punti nella ripresa e ha chiuso con 12 errori al tiro su 18 tentativi, di cui 3/10 dalla lunga distanza, con più palle perse (7) che canestri segnati (6). Una serata in cui sostanzialmente non si è mai acceso né lui — che nel corso delle sue 24 partite di playoff solo in due occasioni ha segnato meno di 20 punti — né i suoi compagni, ai quali ha regalato solamente quattro assist e che hanno tirato appena 8/25 nelle conclusioni da 3 non contestate

Come se non bastasse, Doncic è stato anche puntato in difesa dagli avversari, che secondo i dati raccolti da ESPN Stats & Info hanno segnato 24 punti quando è stato il difensore primario dell’azione, con gli Warriors capaci di segnare 10 delle 17 conclusioni tentate contro di lui tra cui 4/7 dalla lunga distanza per un 59% complessivo

Grosso del merito va però alla difesa di Golden State e in particolare Andrew Wiggins, che ha tenuto Doncic a 5/11 al tiro come difensore primario con tre palle perse. “Hanno fatto un ottimo lavoro su di me, specialmente nel secondo tempo” ha ammesso Doncic, che nelle sette volte in cui è stato raddoppiato ha fatto segnare solo 4 punti ai suoi compagni. “Ma devo essere io a salire di livello. Sta tutto a me. Come leader, devo essere migliore per tutto il gruppo”

Anche coach Jason Kidd ha sottolineato i meriti degli avversari. “Hanno fatto un ottimo lavoro, specialmente Wiggins nel marcarlo a tutto campo. Hanno usato la box-and-one, sono andati a zona per qualche possesso. Bisogna dar loro merito. Sapevamo che in questa serie avremmo visto anche queste situazioni: analizzeremo i video e vedremo dove potremo migliorare”

Wiggins si è meritato le parole di elogio da parte del suo allenatore Steve Kerr (“È stato fantastico”) e del suo compagno di squadra Klay Thompson. “Stasera muoveva le marionette, è per questo che è stato una prima scelta assoluta al Draft. Non si può insegnare quell’atletismo, quella lunghezza e quel tempismo. Sono felice che il mondo si renda conto di chi è veramente, cioè un’ala incredibile, e sarà così ancora per i prossimi 10 anni”

Con questa sconfitta i Mavs sono diventati la sesta squadra nella storia della NBA con tre vittorie e tre sconfitte con 20 o più punti di scarto negli stessi playoff. Le precedenti cinque squadre (Sixers 1982, Sonics 1996, Celtics 2010, Warriors 2016 e Spurs 2017) non sono riuscite a vincere il titolo, pur arrivando in finale in quattro occasioni su cinque (solo San Antonio non ci è riuscita)

Per concludere una serata in cui è andato tutto storto, Doncic si è concesso solamente due sorrisi: uno quando ha commentato il taglio sulla guancia (“Mi sta bene, mi fa sembrare un duro”) e un altro uscendo dal campo, con un ghigno pericolosissimo per gli Warriors in vista di gara-2. Ci saranno degli aggiustamenti da una parte e dall’altra, ma soprattutto dovrà esserci un altro Luka Doncic