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NBA, Curry: 29 punti da protagonista ma a stupire è la difesa: "Incredibile"

NBA

Mauro Bevacqua

©Getty

Come in gara-1 è stato il n°30 il top scorer dei Golden State Warriors, che nella serie sta viaggiando oltre i 31 di media con 6 triple segnate a partita. Eppure, a partire dal suo allenatore fino ad arrivare a Draymond Green, gli elogi più convinti arrivano per il suo rendimento difensivo. Che Steph Curry spiega così

SAN FRANCISCO - Ha segnato 34 punti con 7 triple in gara-1, ne ha aggiunti 29 con altre 5 in gara-2: eppure, suonata la sirena della seconda gara della serie al Chase Center, Steph Curry riceve da più parti complimenti soprattutto per la sua difesa. "Non solo i tiri, ma lo sforzo che ha messo difensivamente", sottolinea il suo allenatore Steve Kerr. "Non riceve abbastanza credito per la fisicità che porta in campo e per una condizione fisica che non è mai stata così buona", dice. "Le difese provano a impegnarlo e farlo stancare difensivamente perché sanno quanto è importante in attacco ma la differenza - nella forza fisica e nel corpo - tra lo Steph di oggi e quello di otto anni fa, quando ho iniziato ad allenarlo, è davvero notevole. Vederlo giocare ogni sera è davvero un piacere". Uno che della difesa fa la sua arma di forza principale, Gary Payton II (al rientro nei playoff), concorda: "Steph è un giocatore con due dimensioni: attacco e difesa. Certo, fa tantissimo in attacco, ma lo stesso vale per la difesa. Stasera ad esempio ha avuto tre recuperi: è al posto giusto nel momento giusto, e noi sappiamo benissimo il suo valore anche nella metà campo dietro". "Cercano di giocare di fisico contro di lui, ma oggi è molto più forte rispetto a qualche anno fa", conferma Kevon Looney, uno che di forza fisica se ne intende.

Le parole di elogio di Draymond Green

Se gli Warriors hanno un'anima difensiva, quella è Draymond Green, e allora è ancora più significato che il n°23 dei californiani sia il primo a sottolineare il contributo difensivo di una superstar come Curry: "Penso sia stato incredibile", dice. "Ormai è da qualche anno che sottolineo quanto sia migliorato in difesa: gli attacchi avversari provano a forzare il cambio per averlo in isolamento difensivo, ma ormai non funziona più. È più forte fisicamente, tiene botta contro tutti, non si fa spostare: ma lo ripeto, non sono sorpreso, ormai è un paio di anni che è a questo livello". 

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L'opinione del diretto interessato

"Ho sempre messo molta enfasi nel provare a essere un buon difensore - racconta Curry - e ad aiutarmi nel riuscirci, nel corso degli anni, è stato anche un certo sviluppo fisico, oltre al fatto di non aver mai smesso di lavorare. Più di tutto, però, rimane una questione di sforzo e di volontà, quella che mi ha permesso di poter reggere anche contro mismatch all'apparenza sfavorevoli. Sono orgoglioso del lavoro fatto negli anni e di come l'ho fatto, sempre con costanza. Come detto, non è una novità, è così da sempre: solo che adesso mi riesce meglio", ammette Curry. Che resta un attaccante incontenibile, la scintilla che può far esplodere gli Warriors, ma che ormai è capace di decidere una partita anche con la sua difesa

SAN FRANCISCO, CALIFORNIA - JUNE 05: Draymond Green #23 of the Golden State Warriors talks to Marcus Smart #36 of the Boston Celtics during the third quarter in Game Two of the 2022 NBA Finals at Chase Center on June 05, 2022 in San Francisco, California. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and/or using this photograph, User is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement. (Photo by Ezra Shaw/Getty Images)

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