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NBA, la cura Klay Thompson per le difficoltà al tiro: "Digito 'Game-6 Klay'su YouTube"

NBA

Mauro Bevacqua

©Getty

Il super tiratore di Golden State sta tirando 10/33 dopo le prime due gare di finale. L'antidoto alle sue difficoltà, se gli si vuole credere, lo trova nel rivedere filmati di grandi gare disputate in passato. E anche Curry conferma: "Lo fanno tutti i grandi giocatori"

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La conferenza stampa di Klay Thompson prima di gara-3 inizia così: "Sei 10/33 al tiro: cosa stanno facendo i Celtics per metterti in difficoltà?". Il n°11 di Golden State la butta sul ridere: "Grazie per ricordarmi le mie stupende percentuali di tiro", replica Thompson. Poi però risponde, seriamente: "Forse qualche conclusione presa con troppa fretta. In altre non avevo le gambe 'sotto' il tiro. Ma ho già attraversato dei momenti difficili altre volte: il punto è saperne uscire. In gara-3 per me sarà importante entrare in ritmo, e continuare a tirare: di solito succedono buone cose". Poi, quasi per spostare l'attenzione da sé alla squadra e alla serie, aggiunge: "E comunque preferisco tirare 4/19 e vincere di 20 che fare 13/19 e perdere di 10", dice.

La cura YouTube, fin dai tempi di Washington State

Poi però - con una mossa molto "alla Klay Thompson" - la superstar degli Warriors svela il suo personalissimo modo di trovare una via di uscita a periodi come questi, quando il tiro non entra: "Il bello dell'epoca in cui viviamo è poter andare su YouTube - confessa - e godermi qualche mia grande partita del passato. Non parlo di chissà quando: anche al secondo turno contro i Nuggets o nell'ultimo contro i Mavs ho avuto gare con 7 o 8 triple segnate". E quello che Thompson digita nel suo motore di ricerca ("L'ho fatto anche ieri, a voler essere sinceri") sono le stesse parole chiave che forse molti di noi hanno digitato tante vole: "Game-6 Klay", dice. "Quelle sono le partite in cui la pressione era fortissima e io ho finito per tirare benissimo: se puoi farlo in quelle condizioni, vuol dire che puoi farlo sempre, basta restare forti mentalmente", spiega. "È come quando ero al college, e il ragazzo che si occupava dei video mi girava una clip con tutti i miei canestri, quando tutto sembra funzionare all'unisono, quando il pallone vola fuori dalle tue falangi". 

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Curry d'accordo: "Lo fanno tutti i grandi"

"Davvero?!? Ha detto davvero di guardarsi su YouTube". Steph Curry sembra non volerci credere. Poi però ci pensa meglio: "In effetti tutti i grandi lo fanno", ammette. Il che vuol dire anche Curry, che però su YouTube cerca ispirazione anche da altri grandi campioni. "Da Ray Allen, da Reggie Miller, da Seth Curry", dice citando il fratellino. "Questi sono in cima alle mie ricerche: a volte mi guardo anche qualche filmato di Dell Curry a Virginia Tech, quando non c'era ancora la linea da tre punti", dice, omaggiando il padre. Poi Curry torna sul momento di Thompson: "Tra me e lui c'è un legame che non ha bisogno di parole. In momenti come questi non gli dico nulla, perché per come siamo fatti noi quando attraversi questi momenti non vogliamo sentire nulla. L'unico consiglio che funziona sempre in questi casi è keep shooting, continuare a tirare". A maggior ragione con uno come Klay Thompson: "Se lo vedete ora sembra uno che sta viaggiando a 50 punti di media in finale: la sua fiducia è sempre la stessa, e ha già dimostrato in passato che può accendersi in qualsiasi momento, impossibile fare previsioni". 

 

 

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