Improvviso voltafaccia dell'assistente allenatore degli Warriors, che sembrava aver trovato l'accordo con la franchigia del North Carolina (per un ruolo di capo allenatore per i prossimi 4 anni) e che invece sceglie di restare con i neo-campioni NBA lasciando Michael Jordan alla disperata ricerca di un coach. Con due nomi in pole positiion
Un voltafaccia che ha abbastanza dell'incredibile. Dopo diversi colloqui, l'intervista faccia-a-faccia con il proprietario della franchigia Michael Jordan e l'accordo di massima raggiunto per un contratto quadriennale, Kenny Atkinson ha cambiato idea e ha scelto di rinunciare al ruolo di capo allenatore degli Charlotte Hornets per restare a fare il vice di Steve Kerr a Golden State (di cui sarà l'assistente principale, visto l'addio di Mike Brown, che allenerà i Sacramento Kings). Una decisione che sicuramente spiazza il front office di Charlotte che, dopo aver ristretto a tre il numero dei finalisti, era convinta di aver trovato il proprio nuovo allenatore: ora, davanti al sorprendente no di Atkinson, i nomi di Mike D'Antoni e di Terry Stotts tornano prepotentemente di attualità per la guida tecnica di LaMelo Ball e compagni in vista della prossima stagione.
Atkinson, dopo aver dovuto lasciare la panchina dei Brooklyn Nets al termine della stagione 2019-20, aveva trascorso un anno da assistente ai Clippers per poi muoversi a nord, verso San Francisco, per fare da vice a Steve Kerr, vincendo così il titolo 2022. Tre cambi di città in tre anni, forse, sono improvvisamente sembrati forse troppi all'ex allenatore dei Nets, che così ha "abbandonato all'altare" gli Hornets per giurare fedeltà agli Warriors.