NBA, salari fuori controllo (oltre 560 milioni) a Golden State: il futuro è complicato
Non ci sono soltanto le richieste (di un'estensione al massimo salariale) di Draymond Green. I contratti di Andrew Wiggins, Jordan Poole e in parte anche quello di Klay Thompson impongono delle scelte importanti al front office e alla proprietà degli Warriors. Tutti gli scenari possibili a Golden State ma anche nel resto della lega, con i nomi delle squadre che guardano molto interessate al futuro dei campioni in carica
L'ANNO SCORSO È FINITA COSI' | Hanno vinto e hanno festeggiato. Tutti. I giocatori, l'allenatore Steve Kerr, la proprietà (Joe Lacob e Peter Guber). Ma in NBA riposarsi sugli allori non conviene e allora in casa Warriors stanno già guardando a come fare per difendere il titolo 2022. Ottenuto con un monte salari (gli stipendi versati ai giocatori più la tassa di lusso versata nelle casse della lega) di 362 milioni di dollari, il più alto di tutta la NBA
LA SITUAZIONE CONTRATTUALE | Persi giocatori importanti di rotazione come Otto Porter Jr., Gary Payton II e anche Nemanja Bjelica (meno Lee e Toscano-Anderson), il nucleo degli Warriors campioni è tutto sotto contratto per la stagione 2022-23. Poi però - già nell'estate 2023 - iniziano i problemi: Andrew Wiggins sarà free agent senza vincoli, Jordan Poole sarà restricted free agent, Draymond Green avrà una player option da esercitare (forse...) e Klay Thompson entrerà nell'ultimo anno del suo contratto
IL DILEMMA DI JACOB | "Squadra che vince non si tocca", recita un vecchio detto. Sì, ma a quele prezzo? Altissimo, per gli Warriors. Se Lacob e Guber la prossima estate dovessero scegliere di confermare tutto l'attuale gruppo il prezzo sarebbe astronomico: di soli stipendi Golden State pagherebbe 222 milioni ma con la tassa di lusso (e gli Warriors nel regime dei "repeated payers" per aver sforato il salary cap ripetutamente) il totale sarebbe addirittura di 564 milioni. "Neppure lontanamente possibile: anche solo quota 400 è fuori portata", avrebbe detto Lacob
LA QUESTIONE DRAYMOND GREEN | Partiamo dal grande veterano. La sua situazione è analizzata in profondità al link che trovate qui sotto. Ma in soldoni la situazione è questa: Draymond Green e il suo agente Rich Paul sono intenzionati a non esercitare l'opzione sull'ultimo anno di contratto (2023-24) e chiedere invece un'estensione al massimo per 138.4 milioni di dollari per 4 anni, fino alla stagione 2026-27
APPROFONDIMENTO | TUTTI I DETTAGLI SULLA RICHIESTA DI DRAYMOND GREEN
LA QUESTIONE ANDREW WIGGINS | Del suo contratto Golden State si deve occupare quanto prima. È in scadenza, è stato un All-Star in stagione regolare, ha giocato playoff fantastici tanto in attacco (16.5 punti di media) quanto in difesa (la difesa su Doncic e sugli attaccanti più pericolosi degli avversari), va a rimbalzo come un ossesso e non ha neppure 28 anni. Wiggins sembra il classico giocatore da "blindare". Ma a che condizioni?
GLI SCENARI PER WIGGINS | Questa stagione (l'ultimo anno del suo contratto) giocherà per 33.6 milioni di dollari. L'estensione al massimo con una maggiorazione del 20% (possibile dai regolamenti NBA) porterebbe il suo salario annuale appena sopra i 40 milioni di dollari. Ma difficilmente Golden State gli concederà il massimo salariale. L'offerta Warriors potrebbe essere per 4 anni e 121 milioni di dollari (appena sopra i 30 annuali): basterà?
CHI POTREBBE ESSERCI SULLE PISTE DI WIGGINS | Le squadre con un monte salari tale da poter dare 35 o più milioni di dollari annuali a Wiggins non sono tantissime - ma ci sono. Potrebbero essere i Detroit Pistons, se non dovessero fidarsi al 100% di avere Cade Cunninghma come giocatore franchigia; potrebbero essere gli Houston Rockets, o forse gli Indiana Pacers. Non certo squadre però che puntano subito al titolo, e questo per Wiggins - dopo anni trascorsi a Minnesota - conta parecchio
LA QUESTIONE JORDAN POOLE | È ancora all'interno del suo contratto da rookie, ma nulla vieta di raggiungere un'estensione già prima del prossimo 18 ottobre, deadline prevista dalle regole NBA. Difficile che accada, se ne riparlerà in estate. La sua stagione regolare (più ancora dei playoff) ha incantato, e dato a Golden State un'alternativa offensiva a Thompson (dovesse faticare a rientare in forma). Dalla sua anche l'età: ha appena compiuto 23 anni
GLI SCENARI PER POOLE | Nel suo caso il mercato sembra dettare il prezzo agli Warriors: attorno ai 100 milioni di dollari, infatti, sia i contratti di Simons a Portland che di Brunson a New York (sempre per 4 anni): Poole non dovrebbe certo accettare di meno. Golden State può fare come ha fatto Phoenix con Ayton: non rinnovare subito, attendere il prezzo fissato dal mercato la prossima estate ed eventualmente pareggiare
CHI POTREBBE ESSERCI SULLE PISTE DI WIGGINS | Ora che proprio i Suns, pareggiando l'offerta presentata dai Pacers, hanno tolto alla squadra dell'Indiana l'obiettivo n°1 del loro mercato, a Indianapolis potrebbero fare un pensierino a Poole (pur se in una squadra con già Haliburton, Hield, Duarte e il rookie Mathurin nei ruoli dietro). Altrimenti attenzione agli Orlando Magic (in coppia con Banchero?) e ai San Antonio Spurs
LA QUESTIONE KLAY THOMPSON | La sua storia è conosciuta. Il ritorno in campo dopo 941 giorni di assenza, due anni e mezzo senza giocare a basket e un rientro "bagnato" subito dallo champagne del titolo NBA. Ci sono stati flash del "vecchio" Thompson, ma ci sono state anche gare in cui tutta la ruggine si è fatta sentire. Quale Klay Thompson avranno a disposizione gli Warriors dopo un'estate di lavoro in palestra?
GLI SCENARI PER THOMPSON | Del gruppo (tranne Green, che ha una player option che può sceglierie di non esercitare) è l'unico già sotto contratto anche per la stagione 2023-24. Guadagnerà 40.6 milioni quest'anno e 43.2 il prossimo, dopo averne messi in cassa 106.1 giocando soltanto 32 partite negli ultimi tre anni. Per questo (e per il tipo di persona che è) Thompson è il giocatore più indicato a concedere uno "sconto" a Lacob & soci, aiutando la proprietà (per quanto possibile) a far quadrare un po' di più i conti
CHI POTREBBE ESSERCI SULLE PISTE DI THOMPSON | Nell'estate 2024 Thompson avrà già compiuto 34 anni e alle spalle si trascina una storia clinica complicata, che lo ha visto fare i conti con la rottura del crociato e con quella del tendine d'Achille. La combinazione età-infortuni potrebbe tenere lontano (a quei prezzi) la maggior parte delle squadre NBA, anche nel caso di un campionissimo come lui
PIANO B | Se estendere tutti (al massimo) porterebbe il monte salari comprensivo di tassa a 586 milioni di dollari, a Golden State potrebbero anche scegliere l'opzione inversa: non estendere nessuno prima dell'estate 2023. Per vedere che prezzi detta il mercato, per cautelarsi da eventuali infortuni, ma soprattutto per avere un anno in più per valutare il nucleo giovane (James Wiseman, Jonathan Kuminga e Moses Moody) che dovrà assicurare il futuro agli Warriors. E poi decidere di conseguenza chi valga la pena trattenere e chi invece (magari) no