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NBA, Draymond Green presenta il conto agli Warriors: vuole 138 milioni per 4 anni

NBA
©Getty

Questo l'obiettivo per un'estensione contrattuale che partirebbe soltanto dalla stagione 2023-24 ma che l'ala degli Warriors (e il suo agente Rich Paul) possono iniziare a negoziare già da settimana prossima. Mettendo in difficoltà Golden State, che dopo aver pagato oltre 360 milioni di dollari tra stipendi e tassa di lusso non sembrano intenzionati a dare il massimo a Green

WARRIORS: QUASI 600 MILIONI PER TENERE ASSIEME I CAMPIONI

Per arrivare al titolo e laurearsi campioni i Golden State Warriors di Joe Lacob hanno dovuto spendere 362 milioni di dollari in stipendi più tassa di lusso. Un'enormità, il dato di gran lunga più alto della lega. Ma le cose potrebbero peggiorare. Dalla Baia, infatti, due giornalisti molto vicini alla squadra come Marcus Thompson e Anthony Slater fanno sapere che Draymond Green è intenzionato a chiedere un'estensione al massimo contrattuale. Green è ancora sotto contratto per il 2022-23 (per 25.8 milioni) e ha un'opzione per il 2023-24 (a 27.5) che può scegliere di esercitare. Tra una settimana, però, dal 3 agosto, Green e il suo agente (Rich Paul di Klutch Sports) possono iniziare a discutere di un'estensione contrattuale rinunciando all'ultimo anno dell'attuale accordo e chiedendone uno nuovo. Che Green (e Paul) vogliono al massimo salariale, ovvero 138.4 milioni per 4 anni. Un contratto che a, partendo nel 2023-24, si esaurirebbe nel 2026-27, quando Green avrebbe 37 anni

I due dubbi di Golden State 

Ma... ci sono due "ma". Il primo: neppure Steph Curry ha ottenuto la sua estensione contrattuale agli Warriors con due anni di anticipo sulla naturale data di scadenza dell'accordo, per cui gli Warriors vorrebbero affrontare il tema con Green solo a partire dalla prossima estate (e non da settimana prossima); il secondo: secondo quanto riportato da Thompson e Slater, Golden State non sarebbe intenzionata a concedere il massimo salariale a Green. E qui iniziano i problemi.

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Se infatti le negoziazioni tra Green/Paul e gli Warriors dovessero mettersi "di traverso" da subito, l'atmosfera nello spogliatoio di San Francisco potrebbe non essere delle migliori. Per tanti motivi: Green potrebbe recitare la parte dell'offeso, e non essere il consueto collante della squadra, quella presenza da veterano fondamentale per i successi di Golden State (e per lo sviluppo dei loro giovani a roster); Steph Curry potrebbe apprezzare poco, visto che da sempre ha ribadito la volontà di concludere la sua carriera al fianco di Green e Klay Thompson (e scontentare la superstar assoluta non è mai una bella idea, in NBA...). Green, da parte sua, avrebbe già fatto capire che il suo desiderio sarebbe quello di restare in maglia Warriors, ma che è disposto a esplorare altre soluzioni nel caso queste possano assicurargli lo stipendio che desidera. Insomma, non la miglior situazione possibile per iniziare la difesa del titolo...

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