Coach Steve Kerr negli ultimi playoff ha spesso utilizzato il suo giocatore canadese in marcatura contro il miglior giocatore avversario (Morant con Memphis, Doncic con Dallas, Tatum con Boston). Eppure l'hanno scorso Wiggins non ha ricevuto neppure un voto nella composizione dei migliori quintetti difensivi: "L'ho presa sul personale", avverte lui
Due quintetti, dieci nomi: essere all'interno di questa decina. A sentire Andrew Wiggins, fresco di titolo NBA con i Golden State Warriors, l'obiettivo personale per la prossima stagione è già fissato: "Voglio entrare a far parte di uno dei due quintetti difensivi premiati dalla NBA a fine anno". L'anno scorso non ce l'ha fatta. Anzi, di più: non ha neppure ricevuto un singolo voto. Eppure, dopo aver visto il canadese degli Warriors ai playoff, l'obiettivo non sembra fuori portata. Ha marcato Ja Morant al primo turno quando Gary Payton II si è fatto male; ha sfidato (spesso uscendone vincente) Luka Doncic sui due lati del campo nella serie contro Dallas; si è preso egregiamente cura di Jayson Tatum in finale NBA. "Neppure un voto? L'ho presa sul personale", ha ammesso Wiggins, ospite del "VC Show" condotto da Vince Carter. E nei playoff si è visto.
Ora non resta che mantenere quel tipo di intensità difensiva nell'arco della stagione regolare: "Nella lista dei miei obiettivi quest'anno c'è quello di vedere il mio nome incluso nei migliori quintetti difensivi della lega". La sfida è lanciata.
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