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NBA, Boston riparte da Brown (senza Durant): "Da quando son qui è sempre la stessa storia"

NBA
©Getty

Per alcune settimane il nome di Jaylen Brown sembrava essere quello del giocatore sul piede di partenza, pronto per essere sacrificato dai Celtics per arrivare a Kevin Durant. Poi l'affare con Brooklyn non è mai andato in porto e ora il n°7 biancoverde si ripresenta a Boston per una nuova stagione. Con o senza qualche scoria del passato?

Il primo giorno di "scuola" per i Celtics può essere visto come il primo giorno della "seconda vita" di Jaylen Brown a Boston. Perché in estate, impossibile dimenticarselo, nella speranza di poter convincere i Nets a cedere Durant, i Celtics non avevano fatto mistero che sul tavolo della contropartita c'era il loro n°7. Che invece ora si ritrova ancora a Boston, pronto per una nuova stagione: "Come mi sono sentito? Non so rispondere, perché da quando sono qui è sempre la stessa storia [era successo in passato quando tra i nomi dei grandi free agent disponibili c'erano quelli di Anthony Davis e Kawhi Leonard, ndr]. Non posso dire che ne fossi sorpreso, ma allo stesso tempo non potevo non esserne sorpreso", ha confessato Brown. Che poi ha rassicurato tutti sul fatto che quel che è successo sia ormai alle spalle ("Ora sono qui e sono pronto a giocare a pallacanestro") anche se ha aggiunto: "Se ho parlato con il front office? Sì e no. Ho parlato con i compagni, con la proprietà e con altri membri dell'organizzazione ma preferisco tenere certe conversazioni tra di noi", ha dichiarato, portando qualcuno a pensare che la carica mancante - tra quelle nominate - sia quella che corrisponda a Brad Stevens

"Quello che posso dire - ha concluso - è che sono pronto a scendere in campo, e sono nella miglior forma fisica della mia carriera: ora non resta altro che mettere un piede davanti all'altro e andare avanti". Insomma, il matrimonio continua ma il "tradimento" non sembra essere del tutto superato, almeno da una parte. 

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