Le prime due gare stagionali (con due sconfitte) dei suoi Lakers non hanno certo aiutato il momento delicato di Russell Westbrook a L.A.. "Un conto sono le critiche, un conto però farlo diventare lo zimbello di ogni battuta", dice KD, mentre Young aggiunge: "Il roster dei Lakers non mi sembra adatto a lui"
I Lakers hanno iniziato la stagione 0-2 e Russell Westbrook ha convinto poco all'esordio contro Golden State (nonostante le cifre - 19 punti e 11 rimbalzi, ma anche 4 palle perse) e ancor meno contro i Clippers (0/11 dal campo con 0/6 da tre, nonostante 5 recuperi e alcune ottime difese su Kawhi Leonard). A Los Angeles, come ormai è quasi prassi, è lui il nome preso di mira dai tifosi, delusi da un avvio non certo entusiasmante della squadra: "Quando giochi a L.A. insieme a LeBron James - ha recentemente dichiarato Kevin Durant - sei condannato a essere costantemente sotto una lente di ingradimento. Se Russ sbaglia un sottomano, l'errore viene ingigantito oltre le sue proporzioni; se sbaglia una tripla - e magari è 5/7 al tiro - la gente si concentra su quei due errori. Quando non giochi bene ti esponi alle critiche, e la gente ha diritto a farle, ma quello che non mi piace però - ha continuato la superstar dei Nets - è che hanno reso Russ lo zimbello di ogni battuta. Le critiche le accetto, ma ora tutto questo sta diventando qualcosa di diverso, qualcosa di tossico, poco sano". Durant conclude augurando al suo ex compagno ai Thunder di "ignorare tutto il rumore attorno a lui, le critiche, andare avanti e dimostrare che i suoi hater si stanno sbagliando".
Trae Young: "I Lakers, costruiti così, non sono la squadra per lui"
Un invito che - in un certo senso - rivolge al n°0 dei Lakers anche Trae Young: "Mi piacerebbe vederlo giocare con la gioia di sempre, quel suo modo di divertirsi giocando che lo rende speciale, sera dopo sera. Odio il fatto che oggi non mi sembra proprio giocare con quel tipo di gioia, ma spero che alla fine le cose si sistemino in suo favore". Poi l'All-Star degli Hawks va oltre, arrivando a fare anche una valutazione di squadra, riguardante i Lakers e la costruzione del loro roster: "In tutta onestà non mi sembra la squadra giusta per lui, col roster che hanno. Lui deve adattarsi agli altri, ma anche gli altri dovrebbero fare lo stesso con lui. Russ era facilmente un giocatore da 30 punti, 10 assist e 10 rimbalzi quando aveva le chiavi della sua squadra in mano. Non è giusto dimenticarsi tutto questo". Vero, ma non è neppure giusto pensare che possa essere ancora così - come sottolineato anche da Kevin Durant - giocando al fianco di LeBron James.