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Mercato NBA, Dwight Howard si propone a Golden State: "Insegno io a Wiseman"

MERCATO NBA
©Getty

Ancora svincolato dopo 18 stagioni in NBA, Dwight Howard ha un sogno per concludere la sua carriera: vincere il titolo con i Golden State Warriors. "Sarebbe perfetto chiudere con la parata che mi merito. Potrei fare da chioccia a James Wiseman, e coi miei blocchi Curry e Thompson sarebbero sempre liberi" ha detto in un’intervista proponendosi ai campioni in carica

Per la prima volta dal lontano 2004-05 la stagione NBA è cominciata senza Dwight Howard in campo. Dopo 18 stagioni consecutive in campo, il veterano quasi 36enne è ancora svincolato, dopo non aver entusiasmato nella sua ultima esperienza lo scorso anno ai Los Angeles Lakers. Eppure Howard non vuole ancora arrendersi e appendere le scarpette al chiodo, anzi: ha un sogno ben preciso su come finire la sua carriera. "I Golden State Warriors sarebbero perfetti per me. Io sono un guerriero sin dal liceo" ha detto nel podcast di Shannon Sharpe. "E poi voglio dire, sono Dwight Howard". Il campione NBA nel 2020 con la maglia dei Lakers ha anche ben chiaro quale sarebbe il suo ruolo nella rotazione di Golden State, proponendosi in prima persona: "So che hanno un giovane molto forte, James Wiseman: potrebbe imparare molto da me perché è destinato a diventare un grande lungo. Potrei insegnargli come difendere e come bloccare i tiri avversari". Ma non solo come chioccia: secondo Howard il suo ruolo sarebbe anche perfetto in campo: "Loro hanno bisogno di un lungo. Certo, c’è Kevon Looney, ma con i miei blocchi Steph Curry sarebbe ancora più libero di quello che già è, e lo stesso vale per Klay Thompson. Io e Draymond Green potremmo giocare il pick and roll insieme". Insomma, un matrimonio perfetto no? Non così in fretta: gli Warriors hanno un posto a roster ancora vacante, ma aggiungere un contratto al loro esorbitante monte salari vorrebbe dire appesantire ancora di più la luxury tax da pagare per questa squadra che già sfiora i 400 milioni di dollari complessivi (ed è solo destinata a peggiorare). Insomma, deve davvero valerne la pena, e Howard non sembra il giocatore adatto per puntellare un roster già molto competitivo. Sognare, però, non costa nulla: "Adorerei giocare la mia 19esima stagione e uscire di scena al top" ha concluso Howard. "Sarebbe stupendo, prendendomi la parata che mi merito".