Kevin Durant, tifoso degli Washington Commanders da sempre, ha detto di essere molto interessato a entrare a far parte del gruppo di proprietari che rileverà la franchigia messa in vendita Snyder per una cifra vicina ai 7 miliardi di dollari. "In un mondo ideale, ne farei parte" ha detto a ESPN, dando anche due nomi di pezzi grossi che ha sentito per la squadra
Il sogno di qualsiasi tifoso sarebbe quello di essere direttamente coinvolto nei destini della propria squadra, dando un aiuto concreto per i suoi successi e le sue vittorie. E anche uno con una carriera destinata alla Hall of Fame come Kevin Durant non fa eccezione: dopo la notizia che la sua squadra del cuore in NFL, gli Washington Commanders, sono stati messi in vendita dalla famiglia Snyder per una cifra attorno ai 7 miliardi di dollari, Durant ha fatto sapere di essere più che interessato a far parte di qualsiasi cordata riuscirà a prendere la squadra. "In un mondo perfetto, ne farei parte" ha detto a ESPN, confermando il suo tifo religioso per la squadra. "Adorerei poterlo fare e dare un po’ dei miei soldi per far parte dei Commanders, ma vedremo. Purtroppo non ne ho abbastanza di mio per poter dire 'Ok datemi la mia parte'. Ho sentito che Jeff Bezos e Jay-Z potrebbero fare un'offerta, ma vedremo”.
Gli investimenti di Durant nello sport
Durant ha già diversi investimenti nello sport: detiene il 5% dei Philadelphia Union di calcio MLS, con l’opzione per un altro 5%, ed è un socio di minoranza della NY/NJ Gotham FC di calcio femminile, oltre a essere co-proprietario di una squadra di pickleball insieme al suo socio Rich Kleiman. Ovvio però che una franchigia NFL sia di tutt’altro livello: "Le squadre di football sono preziose, sono importanti. Tutti ne vorrebbero far parte perché il football è uno degli sport più remunerativi al mondo, perciò sono sicuro che ci saranno tantissime offerte. E poi il nostro mercato a DC è incredibile, ci sono tanti soldi da poter fare" Da vero tifoso, poi, Durant si è detto eccitato per la traiettoria della squadra: "Abbiamo scelto bene al Draft negli ultimi anni, abbiamo l’ossatura per poter vincere delle partite in futuro. È una destinazione attraente, hanno fatto un bel lavoro nel costruire la squadra, lo stadio e il brand. So che abbiamo avuto delle stagioni perdenti, ma le cose stanno per cambiare per noi. Non vedo l'ora di scoprire chi prenderà la squadra e come vorranno andare avanti".
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Lo stesso Durant è consapevole che si tratta di un sogno probabilmente irrealizzabile, ma saprebbe anche quale ruolo vorrebbe ricoprire: "Probabilmente rimarrei più tifoso che direttamente coinvolto nella quotidianità della franchigia, ma farne parte sarebbe comunque bello per la mia famiglia. Se potessi, potrei dare il mio aiuto alla squadra, imparare il lato business, la prospettiva dei proprietari e della dirigenza, quella del coach, avvicinarmi ai giocatori. Ma dubito possa accadere, ad essere onesti: stiamo parlando di un affare da 5-6 miliardi di dollari". Eppure, come si dice: sognare non costa nulla.