Le difficoltà offensive dell'altro "Splash Brother" (3/13 anche contro Cleveland) hanno spinto più di un osservatore a chiedere un avvicendamento nel quintetto dei campioni in carica, con Jordan Poole da promuovere nei primi cinque al posto di Thompson. Ma l'allenatore degli Warriors non è d'accordo, e spiega perché
Le cifre (offensive) di Klay Thompson sono sotto gli occhi di tutti, e non passano inosservate: dopo il 3/13 (con 2/7 da tre) della sfida contro i Cavs, il n°11 degli Warriors viaggia appena sopra i 15 punti di media ma tirando il 36% dal campo e non raggiungendo neppure il 33% dall'arco, percentuali che non sono mai state così basse nell'arco della sua intera carriera (sfiora il 46% dal campo e ha il 41.5% da tre). Anche contro Cleveland, invece, ancora una volta determinante è stato l'apporto di Jordan Poole, che in un uscita dalla panchina ne ha messi 18 con 4/8 dalla lunga distanza. Il suo minutaggio è sostanzialmente uguale a quello di Thompson, così come anche la produzione (15 a sera) e le percentuali, migliori dal campo ma non certo scintillanti (sotto il 41%) ma perfino peggio dall'arco (30%). Eppure c'è chi sulla Baia vorrebbe vedere Poole in quintetto al posto di Thompson, che dopo i due anni di stop agli occhi di molti non sembra più lo stesso. Un'ipotesi arrivata anche alle orecchie di Steve Kerr, pronto però a rispedirla decisa al mittente: "Non ci ho pensato neppure per un attimo", ha dichiarato a una radio locale l'allenatore dei campioni in carica.
Kerr non ha dubbi: "Klay Thompson è un titolare di questa squadra"
"Jordan e Klay sono due giocatori molto diversi, il primo deve avere maggiormente la palla in mano, mentre il secondo si muove meglio lontano dalla stessa. E quando Steph [Curry] è in panchina, ho bisogno di un giocatore come Jordan in campo. Questo non vuol dire che in futuro qualche cambiamento nelle rotazioni non sia possibile, ma Klay resta un titolare", assicura Kerr, confortato anche da alcuni numeri. "Il nostro quintetto base ha il miglior offensive rating di tutta la NBA (127.9 punti per 100 possessi, n°1 tra i quintetti con almeno 100 minuti insieme) per cui non vedo perché dovrei cambiare". In più Thompson - come dimostrato anche nel quarto quarto decisivo della sfida contro Cleveland, in marcatura su Donovan Mitchell - è un giocatore che sa essere decisivo anche nella metà campo difensiva, e in attesa che la mano (e le gambe) tornino a essere quelle di una volta, Kerr e gli Warriors hanno tutta l'intenzione di continuare a dare piena fiducia al loro veterano.