HIGHLIGHTS NBA
Steph & Klay fermano Boston, tripla doppia Jokic
Guidati dai 66 punti della coppia Curry-Thompson, i Golden State Warriors vincono il rematch della finale dello scorso anno contro i Boston Celtics. Nikola Jokic è costretto agli straordinari con l’80^ tripla doppia della carriera battendo Utah (Fontecchio ancora fuori per distorsione alla caviglia), vittorie a sorpresa di San Antonio a Miami e di Brooklyn a Indianapolis senza titolari. John Wall ritorna a Washington tra gli applausi del suo ex pubblico, ko pesantissimo di Dallas a Chicago senza Luka Doncic
MIAMI HEAT-SAN ANTONIO SPURS 111-115 | Nel 26° anniversario della prima partita da capo-allenatore di Gregg Popovich, gli Spurs fanno un bel regalo al loro allenatore vincendo a sorpresa a Miami, guidati dai 21 punti di Keldon Johnson e i 19 di Romeo Langford. San Antonio vince la lotta a rimbalzo 46-32 e la panchina degli Spurs segna 47 punti contro i 20 di quella degli Heat, a cui non bastano i 30 di Jimmy Butler pur avendo per due volte la tripla del sorpasso nei secondi finali con Tyler Herro (23 punti) e Caleb Martin (14)
INDIANA PACERS-BROOKLYN NETS 133-136 | Con soli 9 giocatori a disposizione e tutti i 7 migliori realizzatori tenuti a riposo, i Nets vincono comunque a Indianapolis con un ultimo quarto da 41 punti. Gli ospiti dominano nel pitturato quasi doppiando gli avversari a rimbalzo (59-30), di cui addirittura 29 nella metà campo offensiva per 37 punti da seconda opportunità, guidati dai 20+12 di Day’Ron Sharpe che fa quello che vuole sotto canestro. Indiana ha comunque la tripla del pareggio ma Andrew Nembhard stavolta sbaglia
Senza Durant, Irving, Simmons, Claxton, O’Neale, Warren e Harris, i Nets si affidano a Cameron Thomas che firma il suo massimo in carriera da 33 punti segnandone 21 nel solo ultimo quarto dopo aver passato tutto il terzo quarto in panchina, trascinando i suoi al terzo successo in fila. “Ieri gli ho detto che gli avrei dato un sacco di minuti, non ho mai pensato di tenerlo fuori anche nel quarto periodo” ha detto coach Vaughn, che ringrazia anche i 24 di Patty Mills e i 21 dell’ex Edmond Sumner per una delle vittorie più improbabili della stagione