Coach Thibodeau mette mano alle rotazioni e Julius Randle sembra essere tornato quello di due stagioni fa: i Knicks infilano quattro vittorie in fila e oggi occupano la sesta posizione a Est, l'ultima valida per entrare direttamente ai playoff. Nella Grande Mela si torna a pensare in grande
Quattro vittorie in fila, un record tornato sopra il 50% (13 vinte, 12 perse), il sesto posto a Est, l'ultimo buono - in proiezione - per entrare direttamente ai playoff. New York sembra tornare a sorridere, e se può farlo il merito in gran parte è da ascriversi alla rinascita di Julius Randle, il giocatore che due stagioni fa aveva sorpreso tutti - meritandosi il premio di giocatore più migliorato, un'inclusione nel secondo quintetto NBA e un super contratto da 117 milioni di dollari - ma che da allora aveva spesso deluso. Nelle ultime quattro gare, invece, Randle è sembrato tornare ai livelli della magica stagione 2020-21, e viaggia a 28 punti di media in neppure 33 minuti di campo, ci aggiunge più di 10 rimbalzi, anche 3 assist e mezzo tirando 14/40 dalla lunga distanza. Trascinati dal loro n°30, i Knicks hanno battuto Cleveland, Atlanta, Charlotte (in Carolina) e Sacramento, preparandosi così nel migliore dei modi a un giro di tre trasferte che li vedrà sul campo di Chicago (due volte) e Indiana.
Non solo Randle: che difesa, i Knicks!
Se Randle - grazie alle sue prestazioni offensive - è diventato l'uomo copertina della rinascita Knicks, grandi meriti vanno attribuiti anche alla difesa bluarancio, che nella striscia di quattro successi ha tenuto gli avversari al 39.1% al tiro, facendoli segnare soltanto un'irrisoria media di 92.8 punti a partita (solo Charlotte, peraltro sconfitta largamente, 121-102, ha superato la soglia dei 100 punti). Coach Thibodeau ha cambiato le rotazioni (Derrick Rose e Cam Reddish non vedono più campo, Quentin Grimes e Miles McBride ne hanno approfittato) e la squadra ha risposto, stringendo le maglie difensive, andando meglio a rimbalzo e quindi concedendo meno tiri agli avversari (meno di 84 a sera, contro i quasi 92 concessi precedentemente). Al resto ci pensa Randle, che resta giocatore sulfureo - si veda l'espulsione nell'ultima vittoria contro Sacramento - ma anche di assoluto talento. E con il suo ritorno in forma, New York può tornare a cullare ambizioni vincenti.