La NBA ha comminato una multa da 25.000 dollari ai Miami Heat per non aver comunicato in tempo il fatto che cinque giocatori presenti nella injury list prima della sfida contro OKC siano poi scesi in campo nel match. Una decisione non gradita da parte della franchigia della Florida, che di tutta risposta ha inserito tutti i suoi giocatori a disposizione nella lista infortunati per il match con San Antonio a Città del Messico
La multa da 25.000 dollari comminata dalla NBA agli Heat non è stata gradita in casa Miami, alle prese in questi primi due mesi di regular season con grosse difficoltà legate agli infortuni e alle volte obbligata a ridurre al minimo sindacale (ossia otto giocatori) il numero di alternative a disposizione per 48 minuti sul parquet. La lega però ha ravvisato da parte della squadra della Florida prima del match contro i Thunder un comportamento scorretto e che viola le regole previste dalla NBA: nel comunicato si legge che gli Heat “non hanno riportato in maniera accurata la disponibilità e lo status di diversi giocatori prima della partita contro i Thunder giocata lo scorso 14 dicembre”. Tra i tanti giocatori presenti nell’injury report di quel match, ce n’erano anche cinque - Dedmon, Herro, Strus, Robinson e Oladipo - che alla fine sono scesi in campo senza che gli Heat modificassero il loro status e senza comunicare nei tempi prestabiliti che ci sarebbero stati. Dettagli a cui la NBA fa particolare attenzione, provando a spronare le franchigie a tenere il più a lungo possibile i migliori giocatori in campo. Sanzione che è arrivata anche per i Brooklyn Nets nelle scorse, rei di aver mantenuto la stessa condotta nel match perso contro Indiana.
Di tutta risposta, per mandare un messaggio, Miami ha inserito tutti i suoi giocatori a disposizione - 14 sotto contratto più i due che hanno un two-way contract - all’interno della lista infortunati, con soltanto tre giocatori che sono già indicati come “non disponibili” per la partita contro i San Antonio Spurs a Città del Messico. Tutti gli altri, da Adebayo a Lowry, sono “questionable”, mentre Butler, Oladipo e Herro inseriti tra quelli “probable”. Di questi chissà quanti ne scenderanno in campo (verrebbe da dire che almeno in otto si presenteranno in campo), con la NBA che continua a monitorare la situazione, pronta eventualmente a proseguire con le multe.
[testo di Zeno Pisani | ha collaborato Sheyla Ornelas]