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NBA, Luka Doncic segna il canestro del pareggio e balla: "Pensavo avessimo vinto"

NBA

Il n°77 sloveno dei Mavericks ha segnato allo scadere dei regolamentari un acrobatico e rocambolesco canestro dopo un libero sbagliato volutamente che è valso il 115-115, celebrato con un balletto e con evidente e incontenibile euforia. Ma come JR Smith nella famosa gara di finale del 2018, anche Doncic aveva dimenticato il punteggio: “Pensavo avessimo vinto”, spiega dopo aver chiuso i conti nei cinque minuti supplementari

Il momento più alto e importante di una prestazione che resterà nella storia NBA - la prima da almeno 60 punti, 20 rimbalzi e 10 assist di sempre - è arrivato quando allo scadere dei regolamentari l’All-Star sloveno ha intenzionalmente sbagliato il secondo libero per catturare il rimbalzo in attacco e prendersi i due punti decisivi per riportare in parità la gara e completare una rimonta storica. Una botta d’adrenalina pazzesca che ha portato Luka Doncic a lanciarsi in un fantasioso balletto, muovendo le mani su e giù in maniera frenetica con un sorriso che gli esplodeva in bocca. Una volta suonata la sirena, il n°77 di Dallas ha continuato a stare con le braccia alzate, saltando lungo la linea di fondo e godendosi l’abbraccio del pubblico. Tutto bellissimo, certo, ma il canestro valeva la parità, c’era ancora un overtime da giocare. Evenienza che non era balenata nella mente di Doncic: “Pensavo avessimo vinto la partita, soltanto dopo ho visto che il mio era il canestro del pareggio. Ho pensato: 'Cavolo, dobbiamo andare ancora avanti'”.

Cinque minuti supplementari funzionali a completare la prestazione da 60 punti, 21 rimbalzi e 10 assist (i primi due massimi in carriera per Doncic, sbriciolando anche i primati di Dirk Nowitzki in maglia Mavericks), cifre che nessuno aveva mai messo insieme - "neanche Wilt Chamberlain”, il miglior complimento che si possa fare a un giocatore NBA. “Merito dei miei compagni e della facilità con cui mi permettono di giocare”, spiega il diretto interessato, felice di essersi tolto qualche sassolino davanti al suo ex collega Jalen Brunson (che in estate ha preferito il ricco contratto dei Knicks alla prospettiva di continuare a fare da spalla a Doncic). Una lunga serata sul parquet per lo sloveno che ha chiuso giocando 47 minuti, riposando soltanto per 12 secondi dopo l’intervallo lungo e arrivando con il fiato corto a fine gara: “Sono dannatamente stanco”, ha raccontato sorridendo nell’intervista post partita. “Ho bisogno di una birra per riprendermi”. Mai bevuta fu più meritata.

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