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NBA, Gary Payton II torna a San Francisco per ricevere il suo anello: e Green lo esalta

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©Getty

Serata speciale per l'ex Warriors, protagonista del titolo 2022 e poi fermato da un infortunio che deve ancora farlo esordire con la sua nuova maglia, quella dei Blazers. Ma la trasferta sulla Baia di Portland ha permesso al giocatore di chiudere in bellezza un 2022 comunque da ricordare

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"Senza di lui non avremmo vinto il titolo". Non sono parole di circostanza quelle di Steve Kerr, la sera in cui Gary Payton II ritorna per la prima volta da avversario a San Francisco e riceve l'anello di campione NBA 2022 dalla sua ex squadra. A consegnarglielo al centro del campo, prima della partita, Draymond Green: "Un momento davvero speciale per lui ma anche per me, perché sono onorato di poter consegnare questo anello a un giocatore il cui percorso in questa lega è stato davvero incredibile. Ti voglio bene, giovane campione: e voi, tifosi Warriors, dimostrategli tutto il vostro affetto", ha chiesto Green al pubblico del Chase Center, scatenando il boato della folla. "È qualcosa di straordinario", il commento della guardia oggi ai Blazers, squadra per la quale però deve ancora esordire, per via di un lento recupero da un'operazione al tessuto muscolare. "Non ha soltanto fatto parte di quella squadra, guardando gli altri dalla panchina: li ha aiutati a vincere il titolo, facendo la sua parte in campo, e per questo è giusto che stasera tutte le attenzioni siano su di lui", ha detto l'allenatore dei Blazers Chauncey Billups.

Il retroscena su Payton raccontato da Draymond Green

E nel dopo partita ancora Draymond Green ha raccontato un gustoso restroscena dell'annata di Payton II agli Warriors (prima di firmare un triennale da 28 milioni di dollari con Portland): "Mi ricordo quando è venuto da me dopo una partita - eravamo a Boston, avevamo appena battuto i Celtics - per salutarmi, perché il suo contratto da 10 giorni era scaduto quella sera. Gli risposi: 'Beh, facciamo in modo che tu ne abbia un altro'. Ed è proprio questo il bello di questa organizzazione e del nostro front office: io, Steph e Klay abbiamo chiamato Bob [Myers, il GM] e la sua risposta è stata: 'Se siete tutti d'accordo che resti in squadra, gli daremo un altro contratto'. Grazie a questa decisione Gary è diventato uno dei giocatori più importanti della nostra squadra nella corsa al titolo dello scorso anno. Sono felicissimo di aver condiviso con lui quel momento". 

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