Sul possesso decisivo del match contro Philadelphia, Russell Westbrook ha attaccato Joel Embiid in penetrazione invece di passare il pallone a LeBron James, senza riuscire neanche a prendersi il tiro per vincere la partita. Coach Darvin Ham, che non ha chiamato timeout, ha difeso la point guard a spada tratta: "Un isolamento di Westbrook contro Embiid? Lo prendo tutti i giorni e due volte la domenica". Più netto il giudizio del numero 0: "Embiid ha fatto fallo"
La sfida tra Lakers e 76ers è stata combattuta dal primo all’ultimo secondo, con nessuna delle due squadre capace di costruire un vantaggio in doppia cifra e un finale di gara punto a punto. A deciderla è stata una sequenza di eventi negli ultimi 30 secondi di gioco: con i Sixers avanti di uno, Russell Westbrook ha marcato bene Joel Embiid costringendolo a un tiro complicato dalla media distanza, forzando il suo errore e recuperando il rimbalzo. Invece di affidarsi a LeBron James per l’ultimo tiro, però, Westbrook ha tenuto il pallone per sé e coach Darvin Ham non ha chiamato timeout pur avendolo a disposizione: il playmaker si è ritrovato accoppiato con Joel Embiid in uno contro uno e, dopo essere andato vicino a perdere il pallone palleggiandosi tra le gambe, ha attaccato andando a sinistra, trovandosi però la strada chiusa sia da Embiid che dalla rotazione di Georges Niang. Senza una via per arrivare a canestro, Westbrook ha provato un passaggio verso l’altro lato del campo che non ha raggiunto la destinazione, venendo deviato da Niang con Embiid che ha poi recuperato il pallone, decretando la vittoria dei Sixers dopo quella (anch'essa di un punto) raggiunta a Salt Lake City solo 24 ore prima.
Coach Ham difende Westbrook, che si lamenta di un fallo
La decisione di Westbrook — autore della sua 198^ tripla doppia in carriera con 20 punti, 14 rimbalzi e 11 assist — di tenere il pallone per sé senza andare a cercare un LeBron James da 35 punti e 15/23 al tiro fino a quel momento ha fatto storcere il naso a molti, ma coach Darvin Ham ha difeso a spada tratta il suo playmaker. "Sotto di uno con la palla nelle mani di Westbrook in uno contro uno contro Embiid? Prendo quello scenario tutti i giorni della settimana e due volte la domenica [un modo di dire americano che sta a significare "sempre e in ogni caso", ndr]. Sono assolutamente a mio agio con una scelta del genere, credetemi". Russell Westbrook invece dopo il match ha spiegato il motivo per cui non è riuscito a tirare: "Embiid mi stava tenendo il polso, per quello non sono riuscito ad alzare le braccia e tirare. Era fallo, ma va bene così. Non è un possesso a decidere una partita di 48 minuti". Sarà anche così, ma i Lakers dopo cinque vittorie in fila hanno inanellato tre ko consecutivi, e se vogliono tenere in vita l’obiettivo di agganciare la post-season hanno bisogno di cambiare marcia in fretta.