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NBA, Brooklyn Nets: Cam Thomas, il sostituto di Kyrie Irving è già in casa

NBA
©Getty

Il giovane talento dei Nets ha giocato due partite da urlo da quando Kyrie Irving è andato via da Brooklyn: prima 44 e poi 47 punti segnati, ritoccando a rialzo il proprio massimo in carriera, diventando uno dei più giovani di sempre ad andare così spesso a bersaglio e lanciando un messaggio alla squadra di New York

Come faranno i Brooklyn Nets senza Kyrie Irving a restare competitivi? La risposta per la dirigenza e lo staff tecnico della squadra di New York potrebbe essere molto più vicina di quanto immaginato: bastava voltarsi verso la panchina e lasciare più spazio e minuti e Cam Thomas; protagonista indiscusso delle ultime due gare dei Nets, rimaneggiati per uomini a disposizione e costretti a modificare la rotazione. Contro Washington tre giorni fa, poche ore dopo l’esplosione del caso Irving (rimasto per quel motivo fuori dal match), Thomas aveva chiuso con 44 punti una super prestazione da 16/23 al tiro in 29 minuti, con 4/5 dall’arco, 8/9 ai liberi, cinque rimbalzi e cinque assist. Una prestazione da massimo in carriera durata meno di 72 ore, visto che la scelta n°27 al Draft 2021 da parte dei Nets ha concesso il bis anche contro i Clippers (stavolta partendo titolare, visto lo straordinario stato di forma): 47 punti con 15/29 al tiro, 7/11 dall’arco - alcune dal palleggio di puro talento - 10/11 dall’arco, quattro rimbalzi e tre assist. Non è bastato il suo sforzo per battere la squadra di Los Angeles, ma soltanto per far scattare qualche interrogativo nella testa della dirigenza Nets.

Thomas è diventato il secondo giocatore più giovane della storia NBA (21 anni e 116 giorni) a far registrare due gare in fila da almeno 40 punti - alle spalle del solo LeBron James che ci riesci con un paio di mesi d’anticipo. Un paragone che lusinga il talento dei Nets, ma soltanto fino a un certo punto: “Sono onorato che il mio nome venga accostato con questi campioni, ma io resto sempre uno dei fan di Kobe Bryant. Per questo se aveste citato lui come riferimento, sarei stato ancora più entusiasta”. Uno di quei giocatori con la lingua lunga e con la faccia tosta, insomma: proprio quello che serve in un momento di trasformazione come quello attraversato dai Nets. In fondo, nel giro di tre giorni è riuscito a mettere a referto lo stesso numero di gare da 40+ punti raccolte in tutta la stagione da Irving con Brooklyn: perché non sperare che le cose possano continuare a migliorare?

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