All-Star Game sfortunato per i capitani delle due squadre. Giannis Antetokounmpo dopo aver segnato il primo canestro ha lasciato la partita per un precedente infortunio al polso, mentre LeBron James si è procurato un doloroso infortunio alla mano cercando di stoppare Pascal Siakam. Il Re ha lasciato la partita all'intervallo senza più rientrare in campo, ma dopo il match non si è detto preoccupato
Mai nessuno nella storia della NBA ha disputato 19 All-Star Game, l'ennesimo record della lunga e illustre carriera di LeBron James. Quello di Salt Lake City però non passerà alla storia come uno dei suoi preferiti: al netto della celebrazione che la NBA ha organizzato per lui all'intervallo, facendolo salire sul palco insieme a Karl Malone (terzo miglior marcatore ogni epoca) e Kareem Abdul-Jabbar (ora secondo dopo il sorpasso di due settimane fa) e venendo introdotto da Janelle Monae e l'amico Dwyane Wade, James lascia Salt Lake City con una sconfitta e un infortunio. Ma se il ko inflittogli da Team Giannis alla fine conta poco - nonostante abbia interrotto la sua striscia di cinque ASG su cinque vinti da capitano -, un po' più preoccupante è quanto accaduto sul finire del primo tempo, quando nel tentativo di stoppare Pascal Siakam il Re è andato a colpire il canestro, procurandosi una torsione innaturale della mano destra. James non è più rientrato in campo dopo quell'episodio, chiudendo la sua partita con 13 punti in 14 minuti.
Le parole di James sull'infortunio: "Non è preoccupante"
È stato lui stesso a gettare acqua sul fuoco dopo il match, spiegando cosa è successo. "Avevo promesso a coach Michael Malone un'azione difensiva seria, visto che lui ci tiene molto alla difesa come so bene dai miei anni insieme a lui a Cleveland [Malone era assistente di Mike Brown ai Cavs negli anni 2000, ndr]. Purtroppo però quando ho provato a stoppare in chasedown ho finito per stamparmi sul ferro e procurarmi questo infortunio. Non è niente di grave comunque, non ne sono preoccupato: sono rimasto fuori solo per precauzione". Alla fine, è l'unica cosa che conta - anche perché James e i suoi Los Angeles Lakers sono attesi da 23 partite per finire la regular season che lui stesso ha definito come "tra le più importanti della mia carriera".