NBA, New York Knicks: Derrick Rose in campo due minuti, la gioia del Madison Square Garden
NBAIl veterano e leader dei Knicks, sempre più separato in casa a New York e fuori dalla rotazione, si è goduto i primi due minuti sul parquet nel 2023 e forse l'ultimo spezzone della sua carriera in maglia Knicks - in attesa di un buyout che nei prossimi giorni potrebbe portarlo a cambiare squadra
Nel 2023 non aveva ancora mai messo piede in campo, ma la gara dominata da New York contro New Orleans era un’occasione troppo ghiotta anche per un assolutista nelle scelte come Tom Thibodeau: alla fine l’intransigente allenatore dei Knicks (che da sempre è stato al fianco di Derrick Rose, ma che ormai ha deciso di farlo finire ai margini della rotazione) ha concesso un paio di minuti abbondanti sul parquet al più giovane MVP della storia NBA - che aspetta il buyout e soprattutto l’offerta di qualche squadra che punta ai playoff e che potrebbe concedergli minuti in campo e responsabilità che nella Grande Mela nessuno è più disposto a dargli. La risposta del pubblico però racconta come l’affetto per un giocatore come Rose vada ben oltre le giocate, il talento o i canestri - travolto dal boato e dal saluto del pubblico del Madison Square Garden, felice di rivederlo (forse per l’ultima volta) in campo con la maglia dei Knicks.
Supporto per i più giovani, veterano su cui fare affidamento, saggio a cui rivolgersi anche per chi in questo momento come Immanuel Quickley, Jalen Brunson, Quentin Grimes (e non solo) gli sta rubando il posto in campo. Un apporto tutt’altro che scontato, come spiega Julius Randle - che dei Knicks è il leader in campo, ma che si affida alle parole di Rose: “Riesce a seguirci e a indirizzare il gruppo come pochissimi altri, è un leader anche senza giocare. Parla sempre con me, mi dà indicazioni. E poi non dimentichiamoci che lui è D-Rose: è una leggenda di questo gioco e di questa lega”. Anche restando in campo soltanto per due minuti nel 2023: si può essere un’utile guida utilizzando altri mezzi a propria disposizione, in attesa di capire se davvero arriverà una chiamata da un’altra franchigia che vorrà puntare su di lui.