Accordo di lungo periodo alla guida degli Hawks (con voce in capitolo anche sulle scelte societarie) per l'ex allenatore degli Utah Jazz, che ad Atlanta per una stagione era già stato, da assistente di coach Mike Budenholzer. Va a sostituire Joe Prunty promosso ad interim dopo la cacciata di Nate McMillan
Domani notte, nella gara interna contro Washington, gli Atlanta Hawks avranno già in panchina il loro nuovo allenatore: si tratta di Quin Snyder, che va così a prendere il posto di Joe Prunty, chiamato a guidare ad interim la franchigia della Georgia dopo la decisione di esonerare Nate McMillan. Prunty meglio non poteva fare (due gare, due vittorie, contro Cleveland e Brooklyn) ma Atlanta era stata chiara fin da subito nella volontà di trovare un allenatore cui affidare un ruolo chiave nella franchigia, e i 5 anni di contratto concessi a Snyder lo testimoniano. La reputazione dell'ex allenatore di Utah è altissima nei circoli NBA (lo avevano cercato in passato anche Lakers e Nets): molto dipenderà dalla sua capacità, nell'immediato, di stabilire un'ottima relazione con la stella degli Hawks Trae Young, che del suo prossimo allenatore si è sentito dire cose egregie da parte di Donovan Mitchell dopo l'ultima sfida tra Cavs e Hawks. Per Snyder si tratta di un ritorno, quello sulla panchina di Atlanta, dove si era seduto - da assistente di coach Budenholzer - nella stagione 2013-14, prima di accettare il ruolo di head coach ai Jazz.
Oggi gli Hawks sono all'ottavo posto della Eastern Conference, a tre gare e mezzo di distanza dal sesto attualmente occupato dai New York Knicks, ultima posizione utile per accedere direttamente ai playoff senza dover disputare i play-in. L'ingaggio di Snyder si spera possa spingere Young, Murray e compagni verso un finale di stagione che riporti la squadra ai fasti del 2021, con il sorprendente approdo in finale di conference contro i Bucks poi campioni.