La polizia del Colorado ha concluso l'indagine aperta su Ja Morant senza rilevare alcun reato o potenziali accuse a carico dell'All-Star dei Grizzlies: notizia che alleggerisce in parte il carico sulle sue spalle, in attesa di capire quale sarà la decisione che prenderà la NBA. Nel frattempo i Grizzlies hanno comunicato che terranno fuori Morant almeno per altre quattro partite
Si chiude con un prevedibile nulla di fatto l’indagine condotta dalla polizia del Colorado nei confronti di Ja Morant - protagonista della discussa diretta Instagram della scorsa settimana in cui ha mostrato una pistola in video dopo una lunga serata nella quale non era apparso pienamente cosciente e lucido. Stando a quanto riportato dagli agenti, la raccolta di informazioni relative all’accaduto anche allo “Shotgun Willie” (il posto in cui Morant ha trascorso la nottata dopo la sconfitta contro Denver) ha portato a un nulla di fatto: “Non ci sono abbastanza evidenze per accusarlo di qualche crimine”, spiegano in maniera sbrigativa provando a chiudere il caso. “Il dipartimento di polizia nella serata in questione non ha inoltre ricevuto nessuna chiamata per entrare in servizio, né segnalazioni relative ad armi di alcun tipo. Nessun disturbo della quiete pubblica, né cittadini o residenti che si sono lamentati”. Insomma, a livello legale non sembrano esserci problemi (sensazione che in molti hanno avuto sin da subito in realtà).
Memphis tiene lontano dal parquet Morant per altre quattro gare
In attesa poi che l’indagine aperta dalla NBA giunga a conclusione - quella per la quale Morant rischia decine di giornate di squalifica - i Grizzlies hanno deciso di tenere fuori dal campo il loro All-Star almeno per altre quattro gare: niente Morant quindi contro Golden State (in un match particolarmente sentito per Memphis dopo i playoff dello scorso anno), oltre alle partite contro Dallas - due volte nel giro di 48 ore - e Miami. Tutte partite dall’enorme fascino e soprattutto non semplici da affrontare, ma che la franchigia del Tennessee affronterà provando prima di tutto a compattare un gruppo promettente e dalle grandi prospettive, ma che a un mese dai playoff sembra rischiare di sfaldarsi.
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