La risonanza magnetica a cui si è sottoposto Kevin Durant ha escluso che la distorsione alla caviglia subita durante il riscaldamento sia grave: i Suns hanno comunicato che la sua situazione verrà rivalutata tra tre settimane. Secondo ESPN però la speranza è che i tempi possano anche accorciarsi più verso le due settimane fuori dal campo
I Phoenix Suns possono tirare un sospiro di sollievo: l’infortunio subito da Kevin Durant durante il riscaldamento della partita contro Oklahoma City è meno grave di quanto temuto inizialmente. La possibilità che la sua regular season sia già finita, infatti, sembra scongiurata: la risonanza magnetica a cui si è sottoposto ha evidenziato una distorsione ma non di secondo livello, e la squadra ha comunicato che la sua situazione verrà rivalutata tra tre settimane. Secondo quanto scritto da ESPN, però, la speranza all’interno della squadra è che i tempi di recupero siano più vicini alle due settimane che non alle tre, permettendogli così di continuare a costruire chimica e familiarità con i suoi nuovi compagni di squadra in vista dei playoff. Durant infatti ha giocato solamente tre partite con i Suns (tutte vinte) tirando con il 69% dal campo, la percentuale più alta nelle prime tre gare disputate da un giocatore con una nuova squadra (minimo 40 tiri tentati) secondo ESPN Stats & Information.
Durant si è però infortunato a pochi minuti dal suo debutto casalingo con la nuova maglia durante un tentativo di tiro in avvicinamento a canestro, con il piede che ha subito una torsione innaturale: il fatto che avesse lasciato l’arena indossando un tutore sul piede non lasciava ben sperare (il quotidiano Arizona Republic aveva parlato addirittura di regular season finita), ma i primi esami sembrano aver scongiurato questa eventualità.