I Memphis Grizzlies sono tornati a vincere battendo Golden State, ma a tenere banco è sempre il caso Ja Morant. L’allenatore Taylor Jenkins ha rivelato che diversi membri dell’organizzazione avevano parlato con l'All-Star della sua condotta fuori dal campo prima del video che ha portato alla sua sospensione, e che prima di rivederlo in campo dovrà prendersi "la responsabilità di migliorare come persona"
Dopo una striscia di tre sconfitte consecutive e una settimana decisamente turbolenta, i Memphis Grizzlies questa notte sono tornati a vincere superando i Golden State Warriors in maniera convincente. In Tennessee però continua a tenere banco il caso Ja Morant, con l’All-Star che rimarrà fuori quantomeno fino al 17 marzo, prima data utile dopo le sei gare "lontano dalla squadra" decise dai Grizzlies. L’allenatore Taylor Jenkins parlando con la stampa ha fatto il punto della situazione dopo la sospensione della sua stella per aver mostrato una pistola in una diretta Instagram da uno strip club dopo la sconfitta contro Denver. "Avevamo avuto delle conversazioni con lui cercando di guidarlo ed aiutarlo per continuare a evolvere come persona e giocatore" ha detto Jenkins. “Ovviamente l’altro giorno si è superato il limite, perciò dato il via a un percorso. Ha dei passi da dover fare personalmente e professionalmente mentre fa i conti con certe questioni individuali per poter migliorare. So che tutti vogliono sapere cosa succederà, è l’argomento più caldo del momento. Ma ci vuole del tempo. Deve prendersi la responsabilità di migliorare come persona: questo è un fattore importantissimo in questa questione. Così come la responsabilità che ha nei confronti della squadra. Finora è stato assolutamente coinvolto e ha continuato a comunicare con il gruppo".
Brooks: "Ci sprona sempre, è ancora la sua squadra"
Dillon Brooks in particolare ha raccontato di come il resto della squadra sia rimasto in contatto con il suo leader. "Ci ha chiamati dopo la partita per farci le congratulazioni. È di buon umore, sta continuando ad allenarsi. Anche se non è qui fisicamente con noi, è sempre nel gruppo. Questa è la sua squadra. Ogni singolo giorno ci manda incoraggiamenti nella chat di gruppo per tenerci sulla corda. È con noi ogni singolo giorno e non vediamo l'ora che torni". Bisognerà aspettare almeno un’altra settimana come minimo, ma il lavoro vero da fare non è quello nello spogliatoio dei Grizzlies.