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NBA, New York Knicks Denver Nuggets 116-110: Jokic cade di nuovo, decisivo Brunson

NBA

New York e Denver danno vita a un match divertente e combattuto fino all’ultimo, vinto dai padroni di casa grazie ai 24 punti del rientrante Jalen Brunson, i 21 di RJ Barrett e i 20 di Julius Randle. Ai Nuggets non bastano i 25 di Jamal Murray e la tripla doppia sfiorata da Nikola Jokic (24 punti, 10 rimbalzi e 8 assist) per evitare il quinto ko nelle ultime sei

Il momento negativo dei Denver Nuggets non è ancora finito. Dopo la striscia di quattro sconfitte in fila interrotta a Detroit, la squadra col miglior record della Eastern Conference torna a perdere sul campo dei New York Knicks, che ritrovano Jalen Brunson nel momento migliore. È proprio il playmaker — fuori in cinque delle ultime sei partite per infortunio — a prendere le redini della partita all’inizio e alla fine del match, segnando 13 dei suoi 24 punti finali nella prima frazione di gioco e guidando i suoi nel finale punto a punto. A dargli man forte ci sono i 21 punti di un solido RJ Barrett e i 20 di un Julius Randle poco preciso (6/15 al tiro), a cui si aggiungono i 13 punti dalla panchina di Josh Hart e i 10 di Immanuel Quickley. I Knicks tirano male dalla lunga distanza (9/32 di squadra, 28%), ma tengono uno dei migliori attacchi della lega a soli 19 punti nel quarto finale, rimontando anche 13 lunghezze di svantaggio.

Jokic a due assist dalla tripla doppia, bene Murray

Coach Michael Malone deve scuotere i suoi a inizio secondo quarto dopo un paio di transizioni difensive disastrose e i Nuggets rispondono con una parte centrale di partita di alto livello, ma non appena Nikola Jokic va a sedersi per il suo ultimo riposo a cavallo di terzo e quarto quarto, gli ospiti sprecano tutto il vantaggio e New York prende l’inerzia necessaria per portare a casa la partita. A nulla servono i 25 punti di un buonissimo Jamal Murray e la tripla doppia sfiorata da Jokic con 24 punti, 10 rimbalzi e 8 assist, in una serata in cui altri quattro giocatori tra gli ospiti chiudono in doppia cifra (Gordon 14, Green 12, Brown e Porter Jr. 11).

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