NBA, i risultati di oggi: Warriors ancora ko, Memphis rimonta da record, 7 in fila Sixers
Decima sconfitta in fila in trasferta per Golden State che perde ad Atlanta (31 punti di Steph Curry), Lakers beffati da Dallas che vince sulla sirena grazie alla tripla di Maxi Kleber, Memphis risale da -29 e batte gli Spurs all’overtime. Servono due tempi supplementari ai Bulls contro Minnesota, guidati da 49 punti di DeMar DeRozan, Tatum (34 punti) batte a domicilio i Blazers di Lillard (41 punti), sette vittoria in fila per Philadelphia che passeggia contro Charlotte. Successi per Cleveland e Houston
CHICAGO BULLS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 139-131 2OT | Nella gara più divertente ed equilibrata della notte, Chicago batte dopo due overtime Minnesota e sottrae ai T’Wolves una vittoria cruciale nella corsa ai playoff, in una serata amara sin dal primo quarto quando Anthony Edwards è stato costretto a lasciare il campo a causa di un distorsione alla caviglia destra in quella che poi è diventata la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare per gli ospiti
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I Bulls hanno bisogno del supporto del miglior DeMar DeRozan della stagione che ne mette 49 con 15/25 dal campo e 17/18 ai liberi, aggiungendo anche 14 rimbalzi, quattro assist, tre recuperi e diversi canestri cruciali nell’ultimo quarto d’ora di partita. Al suo fianco un super LaVine che tenta meno liberi, replica il 15/25 complessivo e aggiunge 39 punti - diventando la seconda coppia all-time a Chicago con almeno 39 punti a testa dopo Jordan-Pippen il 18 febbraio 1996 contro i Pacers
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Si ferma ancora Minnesota, nonostante i 21 punti, 19 rimbalzi e cinque stoppate di Rudy Gobert che si ferma nel corso del primo OT a causa dei sei falli, mentre la suo fianco a guidare i T’Wolves sono i 28 punti con 8/12 dall’arco di Mike Conley e la tripla doppia da 11 punti, 10 rimbalzi e 12 assist di un Kyle Anderson che al suo ritmo fatica a trovare il fondo della retina (4/14 complessivo) ma tiene a galla gli ospiti per oltre 50 minuti
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CLEVELAND CAVALIERS-WASHINGTON WIZARDS 117-94 | Darius Garland chiude con 24 punti e 9 assist, Donovan Mitchell ne realizza 20 senza andare mai a bersaglio dall’arco (0/6) e Cleveland guida per 48 minuti un match iniziato bene e finito meglio contro Washington - che allontana dalla zona play-in gli Wizards nonostante i 22 punti di Bradley Beal e i 20 di Kristaps Porzingis, in quella che è la sesta sconfitta nelle ultime otto per gli ospiti
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PORTLAND TRAIL BLAZERS-BOSTON CELTICS 112-126 | Quarto periodo d’orgoglio dei Blazers che, dominati per tre quarti e sotto anche sul -21, provano a scuotersi negli ultimi 12 minuti riportando lo svantaggio anche in singola cifra, ma non riuscendo mai a farsi veramente pericolosi contro la seconda miglior squadra per record in NBA, giunta alla quarta vittoria nelle ultime cinque sfide e sempre più lanciati verso i playoff
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Il leader dei Celtics è ancora una volta Jayson Tatum, autore di 34 punti e 12 rimbalzi nonostante le percentuali dal campo che restano ondivaghe: 8/20 complessivo e 2/11 da tre punti, mentre a dargli una grossa mano sono i viaggi in lunetta (16/18 a cronometro fermo). Al suo fianco Jaylen Brown ne aggiunge 27 con 12/23 al tiro, mentre sono 15 i punti di Marcus Smart e 12 con 10 assist di Al Horford - esempio di come per i biancoverdi, tutti siano in grado di dare il loro contributo in diversi modi
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Per Portland invece a portare la croce e a provare in ogni modo a tenere a galla la squadra è sempre Damian Lillard, autore di 41 punti - 25 dei quali nell’ultimo quarto, incaricandosi da solo di tentare una rimonta alla fine mancata - che tira 12/23 complessivo, 6/15 dall’arco e aggiunge anche cinque passaggi vincenti. Nessuno però riesce a stargli dietro, con il solo Anfernee Simons che ne mette 17, ma senza riuscire a incidere contro la difesa di Boston. Una sconfitta che pesa, con Portland sempre più lontana dalla zona play-in
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SAN ANTONIO SPURS-MEMPHIS GRIZZLIES 120-126 OT | Non c'è stata una rimonta più grande di quella dei Grizzlies sugli Spurs, né quest'anno in tutta la NBA, né nella storia della franchigia di Memphis. Sotto di 29 nel terzo quarto, Jaren Jackson Jr. (28 punti per lui) e compagni sono riusciti a forzare l'overtime e poi uscire dal Texas vincenti, recuperando 9 punti nell'ultimo minuto di gioco dei regolamentari con un secco parziale di 9-0. In overtime arrivano 8 dei 21 punti di Bane, a completare la rimonta
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In attesa del ritorno di Morant, una volta di più Tyus Jones dimostra come, silenziosamente, il suo contributo lui è sempre in grado di portarlo. Contro San Antonio firma addirittura una tripla doppia da 21 punti, 10 assist e 10 rimbalzi tirando 7/15 dal campo (e 3/7 da tre) e perdendo soltanto due palloni. In casa Spurs tre giocatori sopra quota venti punti (25 Vassell, 24 Collins e 21 Johnson) non bastano a evitare il 52° ko stagionale su 70 partite
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ATLANTA HAWKS-GOLDEN STATE WARRIORS 127-119 | Decima sconfitta in fila in trasferta per gli Warriors, battuti anche dagli Hawks che reggono nel finale e conservano quel minimo vantaggio necessario grazie a due dei 25 punti realizzati da un Trae Young che aggiunge anche 12 assist e sei rimbalzi al suo boxscore, mentre sono 22 punti in 29 minuti per John Collins e 19 con 8/9 dal campo in uscita dalla panchina per Onyeka Okongwu. Atlanta si tiene così stretta l’ottavo posto a Est
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Traballa invece il sesto posto a Ovest per Golden State, ormai con sola mezza gara di margine sui Minnesota Timberwolves settimi e incapaci ancora una volta di capitalizzare le giocate di un quintetto tutto in doppia cifra con Steph Curry che chiude con 31 punti, a cui si aggiungono le doppia doppie da 18 punti e 16 rimbalzi di Kevon Looney e da 15+11 di Klay Thompson, in un gruppo costretto ancora una volta a fare a meno di Andrew Wiggins
HOUSTON ROCKETS-NEW ORLEANS PELICANS 114-112 | La prima striscia stagionale di tre vittorie in fila dei Rockets porta la firma di Jabari Smith, che segna la tripla della vittoria con meno di un secondo sul cronometro (11 punti e 8 rimbalzi per lui). Houston ha 25 punti da Jalen Green, 20 da Kevin Porter Jr. e un Sengun in doppia doppia a quota 17 con 11 rimbalzi per completare una rimonta che li ha visti sotto di 10 punti all'inizio dell'ultimo quarto di gioco (dopo un parziale di 22-0 nel primo tempo in loro favore)
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New Orleans sprofonda sempre più in basso incassando il 9° ko nelle ultime 12 gare nonostante la prestazione da 31 punti di un ottimo Brandon Ingram, che tira 9/20 dal campo (con 3/5 da tre) e 10/11 dalla lunetta. Meno bene McCollum - solo 12 tiri per 14 punti - mentre Valanciunas firma una doppia doppia da 22 punti e 17 rimbalzi con 10/16 al tiro. Ma i Pelicans concedono 15 rimbalzi offensivi ai Rockets e perdono la battaglia sotto i tabelloni 52-35
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CHARLOTTE HORNETS-PHILADELPHIA 76ERS 82-121 | Settima vittoria in fila per i Sixers che travolgono Charlotte in un match dominato nel primo tempo e poi chiuso nella ripresa, con gli Hornets che segnano 28 punti complessivi di squadra negli ultimi due quarti - incapaci di andare oltre i 14 punti di un impreciso Terry Rozier da 6/18 al tiro e gli 11 punti di un Kelly Oubre da 2/12 dal campo. I padroni di casa chiudono infatti con un misero 33.7% di squadra al tiro
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Sommerso dai cori di “M-V-P, M-V-P!”, Joel Embiid detta legge sin dalla palla a due in un match da 12 punti per quarto in avvio, chiuso con 38 punti, 13 rimbalzi, cinque assist e quattro stoppate in soli 29 minuti trascorsi sul parquet. Straripante come pochissimi altri e sapientemente imbeccato da un James Harden che nonostante le percentuali modeste - 4/15 dal campo e 0/6 dall’arco - trova il modo di raccogliere una tripla doppia da 11 punti, 11 rimbalzi e 10 assist
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LOS ANGELES LAKERS-DALLAS MAVERICKS 110-111 | Sconfitta beffarda per i Lakers che inciampano sulla sirena contro Dallas, battuti dalla tripla allo scadere di Maxi Kleber che permette ai Mavs di conquistare un importante successo nonostante l’assenza di Luka Doncic - confermando la tendenza dei gialloviola a incassare sconfitte a causa di grandi (e improbabili) conclusioni. Ai padroni di casa ancora senza LeBron James non bastano i 26 punti e 10 rimbalzi di un Anthony Davis da 9/14 al tiro e gli 11 punti con 11 assist di D’Angelo Russell
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Oltre ai sei punti arrivati negli ultimi 7.2 secondi di gara da parte di Maxi Kleber, fondamentale è stato l’apporto di un Kyrie Irving sempre più leader dei texani - autore di 38 punti (13 dei quali nel solo quarto periodo), con tanto di assist per la tripla decisiva in un match da 14/23 al tiro, 5/9 dall’arco, sei rimbalzi e sei passaggi vincenti. Poco importa che gli altri fatichino a raggiungere la doppia cifra: il risultato è vittoria e sesto posto a Ovest in coabitazione con Golden State
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