Prima partita in uscita dalla panchina in carriera in NBA per Ja Morant, tornato dopo nove gare di squalifica sul parquet e autore di 17 punti a gara in corso - accolto dal boato del pubblico Grizzlies: "Ho ricevuto molto aiuto e questo mi ha permesso di stare meglio in poco tempo: ottime sensazioni anche sul parquet". E Memphis festeggia con una vittoria e la qualificazione ai playoff
Dopo pochi minuti dall’inizio della partita, la folla di Memphis è esplosa in un boato di gioia per accompagnare Ja Morant verso il tavolo a metà campo e poi sul parquet - uscito dalla panchina nel primo match giocato dopo le nove gare d’assenza (otto delle quali senza ricevere stipendio dopo la sanzione comminata dalla NBA a seguito di quanto accaduto a margine della partita persa a Denver a inizio marzo). I tifosi hanno tributato una standing ovation al loro All-Star, bissata poi quando ha trovato il fondo della retina la prima volta in un match da 17 punti complessivi con 6/13 al tiro, quattro rimbalzi e cinque assist. “Significa tanto per me”, spiega Morant. “Ovviamente sono grato per tutti quelli che mi hanno supportato in questi giorni difficili. Ho ricevuto molto aiuto e questo mi ha permesso di stare meglio in poco tempo. Per fortuna sono stato a mio agio anche sul parquet, felice di esserci e soprattutto della vittoria di squadra conquistata”.
Morant, che aveva iniziato da titolare tutte le partite NBA nella sua carriera, ha proposto lui stesso a coach Jenkins di iniziare in panchina - proprio per recuperare al meglio la condizione in parte persa a causa dello stop legato alla squalifica - scendendo in campo per 24 minuti e ovviamente restando sul parquet nelle fasi cruciale del match. “Non avevo voglia di tornare e rovinare la chimica che i miei compagni hanno trovato con Tyus Jones alla guida del quintetto. “Ovviamente ho visto tutti i video preparati dallo staff e conosco quegli schemi, ma metterli in pratica è un’altra cosa. Voglio essere sicuro che le mie scelte in campo siano condivise e sentite, questo è il motivo per cui ho preferito partire dalla panchina”.