Il ko con i Clippers arriva dopo quattro vittorie consecutive ma non spegne l'entusiasmo in casa Lakers: ne è testimone Austin Reaves, una delle sorprese più belle della stagione gialloviola. Abbiamo raccolto le sue impressioni a pochi giorni dal via dei playoff
LOS ANGELES - Il ko contro i Clippers non è riuscito a intaccare l'ottimismo che regna in casa Lakers, con la squadra che ha vinto 7 delle ultime 9 gare e sembra affrontare il rush finale verso i playoff in grande condizione. Austin Reaves - 20 punti con tre triple a segno nel derby - è uno di quelli che non ha perso il sorriso, ad esempio: "Il feeling all'interno dello spogliatoio è ottimo, stiamo giocando bene e stiamo cominciando a conoscerci, anche se il gruppo si è formato solo alla trade deadline. Abbiamo fiducia in noi", dice Reaves, una delle sorprese più belle di questa stagione gialloviola. Sbarcato a Los Angeles nell'estate 2021, armato solo di un soprannome che faceva sorridere - "the Hillbilly Kobe", il Kobe campagnolo - oggi Reaves sembra in tutto e per tutto un giocatore NBA. "È cambiato quasi tutto dal mio primo anno, ora sto finendo il secondo e penso di aver fatto un ottimo lavoro, abituandomi ai ritmi e al livello della NBA. Al tempo non si sapeva bene a cosa potessi aspirare, nella lega: la mia vita da allora è cambiata ma io sono felicissimo di essere qui e di far parte di questa organizzazione. La speranza ora è di riuscire a fare i playoff". A cambiare è stato anche il ruolo nelle rotazioni dei Lakers: dalla gara contro Phoenix del 22 marzo, Reaves oggi parte in quintetto (e i Lakers sono 7-1 da quel momento). Riserva o titolare, lui non vede troppe differenze nel suo gioco: "Cambia giusto l'approccio mentale, ma l'importante è giocare una buona pallacanestro". Lui, da Newark, Arkansas, nei cinque titolari della squadra più vincente della storia NBA al fianco di Anthony Davis e LeBron James.
Giocare con LeBron è più facile o difficile? La risposta di Reaves
Ma com'è giocare con LeBron, più facile o più difficile? "Facile, non si discute nemmeno: gli avversari sono tutti concentrati su di lui". A Reaves non resta che approfittarne, senza smettere mai di migliorare: "Voglio diventare un vero generale in campo, organizzare i miei compagni, far sì che siano tutti al posto giusto. Questo è il mio compito principale, ma ci sono anche D-Lo e gli altri a pensarci, per cui alla fine cerco di fare quello che serve con l'unico obiettivo di aiutare la squadra a vincere". Ultimamente Reaves e i Lakers ci riescono spesso.