Il trio Quickley-Grimes-Toppin è il primo di sempre a chiudere una partita con almeno 30 punti e 5 triple segnate a testa: un unicum che dura meno di un'ora, visto che in casa Pelicans succede la stessa cosa nel match conquistato all'overtime contro Memphis grazie ai 30+ punti a testa di Jones-McCollum-Murphy III. Una serata speciale per entrambi i terzetti, che ben racconta l'evoluzione (e l'esplosione) offensiva in questa regular season che sta per terminare
Una giornata NBA particolare, di quelle che nel giro di poche decine di minuti ti raccontano anni di rivoluzione del gioco condensate in un paio di gara, in qualche prestazione che non ti aspetti. Basta che i Knicks senza Julius Randle, RJ Barrett e Jalen Brunson decidano di affidarsi ai giovani in un match dal senso relativo a livello di risultato (New York è già qualificata, Indiana già fuori) per godersi una serata con tre trentelli insieme: Immanuel Quickley ne mette 39 fermandosi a un passo dal suo massimo in carriera; Quentin Grimes invece lo ritocca e si issa fino a quota 36, mentre sono 32 i punti raccolti da Obi Toppin. A fare la differenza in una partita già di per sé speciale è il fatto che ognuno di questi protagonisti sia riuscito a mandare a segno almeno cinque triple: così tanti trentelli con canestro dall’arco così diffusi tra i protagonisti non si erano mai visti. Il mix perfetto, che racconta l’esplosione degli attacchi in questa regular season e l’efficacia nel tiro da tre punti: un record senza precedenti, un unicum almeno per tre quarti d’ora.
Già, perché se in oltre 75 anni non si era mai visto un record del genere, è bastata poi un’oretta scarsa per riproporre con protagonisti diversi la stessa scena: tre giocatori diversi della stessa squadra, tutti oltre quota 30 punti segnati e al tempo stesso mandando a bersaglio almeno cinque triple. New Orleans infatti è grazie al contributo di Trey Murphy III (30 punti), CJ McCollum (31) ed Herbert Jones (35, al nuovo massimo in carriera) che trova la forza di battere Memphis dopo un tempo supplementare e agganciare così i Lakers al 7° posto a Ovest - in una corsa ai playoff e al play-in che resta apertissima. Anche loro, senza volerlo, si sono ritrovati a raccontare la repentina evoluzione della pallacanestro: tante conclusioni da tre punti, giocatori letale presenti in ogni angolo del campo, riserve che all’occorrenza sanno vestire i panni dei giocatori in grado di segnare tanto e con ottime percentuali. Nel 2023 insomma, non bisogna meravigliarsi. Anche quando viene fissato un nuovo record mai visto prima in decenni di storia NBA: in fondo potrebbero bastare una manciata di minuti per mettere in scena anche il bis.