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NBA, Rudy Gobert chiede scusa a Kyle Anderson e Draymond Green lo prende in giro

NBA
©Getty

Il centro francese ha chiesto scusa via social per quanto successo in campo, spiegando come siano state l'emozioni a prendere il sopravvento, al termine di un duro diverbio che non sarebbe dovuto sfociare in un colpo del genere. Via Twitter invece ci pensa Draymond Green a prenderlo in giro, che ben ricorda cosa disse il centro francese dopo che lui aveva colpito Jordan Poole sempre con un pugno

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In NBA non si discute d’altro che del pugno con cui Rudy Gobert ha colpito il compagno di squadra Kyle Anderson, al termine di un duro scontro verbale in cui il centro dei T’Wolves lamentava la mancanza di presenza a rimbalzo dell’esterno, che invece chiedeva al francese una maggior capacità di stoppare gli avversari. La situazione è diventata subito esplosiva e nel momento in cui Anderson ha sottolineato come Gobert dovesse chiudere la bocca, apostrofandolo in malo modo, ha ricevuto di tutta risposta un colpo che ha rischiato di scatenare la rissa in panchina. Un gesto visto da tutti e di cui il diretto interessato ha poi chiesto scusa via social: “Le emozioni l’hanno avuta vinta in questa occasione: non dovevo reagire in quel modo, a prescindere da tutto ciò che è stato detto. Voglio chiedere scusa ai tifosi, a tutta l’organizzazione e in modo particolare a Kyle - una persona a cui tengo e che rispetto come compagno di squadra”, spiega via social provando a stemperare gli animi.

Il commento di Draymond Green, che rievoca il tweet di Gobert

Dopo aver visto volare un pugno tra compagni, il pensiero di molti è andato a quanto accaduto a inizio stagione - poco prima dell’avvio della regular season - quando Draymond Green in allenamento aveva aggredito e colpito Jordan Poole. Immagini che erano circolate via social e che Rudy Gobert aveva commentato con un tweet in inglese in cui diceva: “Insecurity is always loud” - sottolineando come da parte del veterano degli Warriors non ci fosse piena convinzione di sé. Per questo l’occasione era troppo ghiotta per Green per non approfittare di quanto accaduto e pubblicare anche lui lo stesso identico cinguettio: la vendetta è un piatto che va servito freddo e non bisogna mai scherzare con un giocatore di intelligenza superiore come Draymond Green. Mai.

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