Il giocatore degli Warriors, espulso in gara-2 dopo aver calpestato Domantas Sabonis, è stato punito dalla NBA per il suo gesto (anche a causa del passato pieno di "atti antisportivi) e non sarà a disposizione di Golden State nel prossimo match di San Francisco - una partita da dentro o fuori per i campioni in carica da disputare senza Draymond Green
Le indiscrezioni stampa avevano parlato di una multa, ma il comunicato ufficiale della NBA è andato in un’altra direzione: alla fine la lega ha deciso di sospendere per una partita Draymond Green dopo aver calpestato Domantas Sabonis a seguito di uno scontro sotto canestro tra i due che ha portato all’espulsione del n°32 degli Warriors nel corso della gara-2 poi persa da Golden State. I campioni in carica adesso, sotto 0-2 nella serie, dovranno fare a meno di un riferimento come Green in un match che risulta determinante e da vincere a ogni costo per restare a galla. Il passaggio chiave più citato recita: “La sospensione è basata in parte sulla storia di gesti antisportivi di Green”, una sorta di ennesima recidiva su cui la NBA non ha voluto chiudere un occhio. Per il giocatore degli Warriors è la seconda gara di squalifica in carriera ai playoff, dopo la nota partita saltata durante le NBA Finals del 2016, quando anche grazie alla sua assenza i Cavaliers di LeBron James riuscirono a dare il là alla storica rimonta che ha portato l’anello e il titolo a Cleveland. La speranza per Golden State è quella di riuscire a restare a galla in una gara-3 che, qualora fosse persa, segnerebbe in maniera definitiva la serie e la stagione Warriors.