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Playoff NBA, James Harden espulso, ma lui non ci sta: "Decisione inaccettabile". VIDEO

NBA
©Getty

Il talento dei Sixers, protagonista di un'ottima prestazione da 21 punti in 29 minuti, ha visto terminare in anticipo la sua partita a seguito della decisione arbitrale di cacciarlo dopo aver sanzionato un fallo flagrant di tipo 2 per un colpo nella zona inguinale rifilato a Royce O'Neale. Un gesto di cui resta dubbia la volontarietà e la pericolosità: "Non sono un giocatore sporco, quello non è neanche fallo", spiega il diretto interessato

Il 3-0 nella serie è arrivato lo stesso, ma James Harden non ha per nulla condiviso la scelta fatta dagli arbitri di fargli terminare in anticipo una partita giocata alla grande fino a quel momento - 21 punti e 5 assist in 29 minuti per il Barba - a seguito di un colpo a Royce O’Neale ritenuto eccessivo e violento: fallo flagrant di tipo 2 e partita terminata per il veterano dei Sixers, che è andato su tutte le furie a causa di una decisione ritenuta eccessiva. “Il contatto era diretto nella zona dell’inguine e, come tale, gli arbitri hanno deciso che fosse sia eccessivo che non necessario - ricadendo così nell’esatta definizione di fallo flagrant di tipo 2”: questa la spiegazione della decisione che tuttavia non soddisfa per nulla un indignato Harden a fine partita. L’ex Nets, tornato a giocare una partita playoff da avversario a Brooklyn, ha sottolineato in spogliatoio: “Non è accettabile che venga presa una decisione del genere: quello non è mai un fallo flagrant. Non sono conosciuto come un giocatore sporco, non ho colpito Royce O’Neale nelle parti intime. Sinceramente, non pensavo neanche fosse un fallo: cose di questo tipo non possono succedere”.